Il viaggio di Ulisse secondo gli studenti del Versari

Il progetto teatrale ha posto le basi per la nascita di un indirizzo Classico all’istituto superiore di Cesano.

Il viaggio di Ulisse secondo gli studenti del Versari
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Il viaggio di Ulisse secondo gli studenti del Versari. "Viaggio d’istinto…sulle orme di Ulisse" è il titolo dello spettacolo teatrale che nei giorni scorsi ha saputo radunare e coinvolgere decine di persone all’auditorium Paolo e Davide Disarò di Cesano Maderno.

In scena studenti ed ex studenti del Versari

La rappresentazione, che ha visto impegnati come attori studenti ed ex studenti dell’istituto scolastico Iris Versari, ha goduto della regia di Ivana Stranci, che già aveva ottenuto grandi risultati dal suo corso teatrale "Incanto teatrale" nello spettacolo del 15 maggio "In punta di naso", delle canzoni riprodotte dal gruppo di musicisti coordinati da Sergio Rao, e del disegno luci di Nicolò Leoni.
Lo spettacolo ha ripercorso alcune delle vicende più note di Ulisse nel suo ritorno ad Itaca dopo la guerra di Troia, come lo scontro con il ciclope Polifemo, la prigionia della maga Circe e la sofferenza dei canti delle sirene. Ma ha voluto soprattutto sottolineare la sete di conoscenza dell'eroe di Itaca che, grazie all’amore per la sua famiglia, ha superato le fatiche del viaggio e ha "oltrepassato i limiti invalicabili posti dall’uomo stesso", come è stato affermato in scena.

Le basi per l'avvio dell'indirizzo Classico

La manifestazione ha avuto anche un fine didattico perché ha congiunto varie discipline come l’italiano, con frammenti della Divina Commedia, il latino e il greco (alcune battute sono state recitate in queste lingue antiche), discipline importanti per la nascita di un indirizzo Classico nell’istituto Versari, come accennato dalla preside Maria Grazia Di Battista, ideatrice dello spettacolo.
"L’acustica del luogo non adatto a rappresentazioni di questo tipo non ha reso giustizia ai ragazzi – commenta la regista, che si dice comunque "orgogliosissima di loro, anche vista la breve durata della preparazione, e contenta del fatto che i più grandi hanno saputo aiutare i più giovani: questo - spiega - è il vero senso di collaborazione dell’attività teatrale".

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