Arcore

Immortalati mentre vandalizzano il parco giochi. Quattro minorenni nei guai, costretti a pagare i danni

Grazie alle immagini delle telecamere gli agenti della Polizia locale sono risaliti ai responsabili.

Immortalati mentre vandalizzano il parco giochi. Quattro minorenni nei guai, costretti a pagare i danni
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Avevano pensato (male) di rovinare e sporcare i giochi da poco inaugurati. Senza però fare i conti con il braccio lungo della Legge. Anzi, più che altro... l’occhio. Già, perché a inchiodare i teppisti che nelle scorse settimane hanno rotto e imbrattato le giostrine del parchetto di via Gorizia ad Arcore sono state proprie le telecamere di sorveglianza.

Immortalati mentre vandalizzano il parco giochi. Quattro minorenni nei guai, costretti a pagare i danni

A finire nei guai sono stati quattro minorenni, tutti 13enni per la precisione, tutti ritenuti responsabili a vario titolo degli atti vandalici. Le indagini erano scattate immediatamente dopo le segnalazioni lanciate dagli utenti dell’area verde, dove solo a inizio mese erano stati battezzati i nuovi giochi offerti da un’azienda della città.

Nello specifico non solo è stato sfondato il sedile del «Girotondo», ma gli scivoli sono stati deturpati con scritte e disegni realizzati con vernice spray. Le indagini della Polizia locale sono partite proprio dalle immagini registrate dalle videocamere posizionate a poca distanza. Volti alla mano, gli agenti hanno parlato a lungo con le persone che utilizzano abitualmente il parchetto, fino a che non sono riusciti a risalire alle identità dei responsabili. Preso il primo, poco più che un bambino di fatto, non ci è voluto molto per metterlo alle strette e fargli vuotare il sacco. Una «confessione» del misfatto che ha però coinvolto altri tre ragazzini, la cui posizione è ancora al vaglio delle Forze dell’ordine, anche se pare che materialmente le azioni siano state commesse solamente da uno di loro.

Pagheranno i genitori

Il gruppetto è solito stazionare nei paraggi dell’area verde pubblica e non ci è voluto molto per arrivare a loro e metterli di fronte alle proprie responsabilità. Che però ricadranno sulle rispettive famiglie, in quanto tutti minorenni e dunque non imputabili.
Ai genitori, infatti, è stata comminata una sanzione da 150 euro a testa. Mentre per il risarcimento danni si parla di una cifra pari ad almeno 2mila euro. Ma a parlare più dei numeri è la presa di posizione del Comune in sé, che non ha voluto sentir ragioni davanti a uno sfregio del genere. Certo, si può anche parlare di bravata a giudicare dall’età degli autori, ma non per questo si possono chiudere entrambi gli occhi.

«Un plauso alla Polizia locale per l’operazione condotta - sottolinea il vicesindaco con delega alla Sicurezza, Pino Tozzi - Le telecamere di sorveglianza hanno avuto un ruolo cruciale nella risoluzione della criticità evidenziata, ma l’attività effettuata poi dagli agenti ha permesso di arrivare al risultato. Nessuno è ovviamente contento di elevare sanzioni, in particolar modo se di mezzo ci sono ragazzini, però abbiamo ritenuto corretto agire in questa maniera per lanciare un messaggio di rispetto e responsabilità vero il patrimonio pubblico. Specialmente quando questo è posto al servizio delle famiglie e dei più piccoli».

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