Palloncini e striscioni in strada

In 400 in piazza per sostenere la Nuova ronchese

Presente sui cancelli del campo da calcio a 11 anche uno striscione polemico

In 400 in piazza per sostenere la Nuova ronchese
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Domenica di festa e protesta per il comitato a sostegno della Nuova ronchese che è riuscito a portare in strada a Ronco briantino centinaia di persone.

Il sostegno alla Nuova ronchese

E’ stata una mattinata di festa (ma anche di protesta) quella di domenica che ha visto ritrovarsi nel piazzale del parcheggio di via Parrocchia a fianco ai campi da calcio circa 400 persone a sostegno della Polisportiva Nuova Ronchese. Organizzata da due settimane dal Comitato 1989, nato per sostenere la Polisportiva, l’annunciata marcia si è trasformata in una manifestazione sul posto, all’interno del parcheggio e nelle aree limitrofe. L’autorizzazione a sfilare, che avrebbero dovuto concedere questura e forze dell’ordine non è arrivata.

«La partecipazione è stata straordinaria. Hanno aderito 400 persone, con la presenza di 70 bambini e i piccoli atleti fino all’under 12 - ha affermato Giuseppe Coletti, uno dei responsabili del comitato - Oltre ai nostri interventi, abbiamo avuto la banda di Vimercate che ci ha accompagnato per tutta la mattinata, con un mago per intrattenere i più piccoli e con il lancio dei palloncino che sono arrivati simbolicamente fino al palazzo comunale».

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ronco manifestazione nuova ronchese
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ronco, manifestazione della nuova ronchese
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Le richieste del comitato

Presente sui cancelli del campo da calcio a 11 anche uno striscione polemico con scritto «90% al business e 10% al volontariato e la chiamano normalità»: un riferimento preciso alla suddivisione dell'utilizzo del campo da calcio per gli allenamenti settimanali e alla disparità fra tempo concesso alla Nuova Ronchese, una sera a settimana, e quello alla Vibe, l’altra società de paese.

«Dopo il matrimonio con la Vibe, la Ronchese ha portato in dote una categoria molto appetibile oltre ad una settantina di dirigenti - ha continuato Coletti - Nel corso degli anni però la spaccatura si è fatta sempre più grande e oggi famiglie, amici e conoscenti sono usciti divisi da questo scontro: qualcosa difficile da accettare. A tutto questo si aggiunge un calcio dove per giocare, senza neanche averne la certezza, si deve pagare cifre per qualcuno non disponibili: in questi casi il Comune potrebbe incentivare con sgravi e tagli delle rette secondo le norme Isee, cosa che a Ronco non avviene».

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