In Basilica a Desio l'ultimo saluto a Vittorio Ramponi
Commozione e applausi per il papà morto a 39 anni dopo essere stato colpito dalla ruota di un'auto
Il feretro portato a spalla dagli amici di sempre, un cartellone dove lasciare delle dediche, commozione e applausi questo pomeriggio in Basilica a Desio per l'ultimo saluto a Vittorio Ramponi, il 39enne morto la scorsa settimana dopo essere stato colpito dalla ruota di un'auto d'epoca mentre era in sella alla sua moto sul cavalcavia del Ghisallo, a Milano.
"Vittorio dal Cielo ci sta guardando con il suo sorriso"
"Si compie un miracolo quando così tante persone sono capaci di condividere il dolore", ha esordito il prevosto, monsignor Gianni Cesena, rivolgendosi ai tantissimi presenti che a stento la Basilica è riuscita a contenere. Poi don Giorgio Savarino, sacerdote desiano amico della famiglia Ramponi, ha aggiunto: "Di fronte alla morte noi cristiani siamo chiamati ad affermare la ragionevolezza e la bellezza della vita. Di fronte a un fatto del genere nel ragionamento umano ci stanno i perché, ma non sono la certezza. La certezza è la parola di Dio. Sgombriamo dal nostro cuore ogni sorta di rabbia, Vittorio sta contemplando il volto di Dio e sono sicuro che dal Cielo ci sta guardando con il suo sorriso, un po' sornione, ma chiaro e onesto".
Il feretro portato a spalla dagli amici e il corteo fino al cimitero
Infine si è rivolto direttamente a Vittorio: "Prega per la tua famiglia e per la comunità di Desio in cui sei cresciuto, perché la tua morte non sia avvenuta invano. Ricordaci che siamo sale della terra e luce del mondo anche quando siamo delusi, aprici gli occhi, affinché siamo sempre innamorati della bellezza della vita". Al termine della funzione gli amici hanno portato a spalla il feretro sul sagrato, dove è stato accolto da un lungo applauso. Quindi, in corteo, tutti hanno accompagnato "Vitto" nel suo ultimo viaggio verso il cimitero vecchio.