In carcere ex direttore di un ufficio postale di Cesano Maderno
L'uomo, 44enne di nazionalità italiana, è gravemente indiziato dei reati di peculato, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento e truffa aggravata
Il 29 giugno 2024, i Carabinieri della Tenenza di Cesano Maderno e della Compagnia di Desio, nell’ambito di indagini dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza - che ha richiesto l’emissione del provvedimento cautelare - hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del locale Tribunale a carico di un 44enne di nazionalità italiana, gravemente indiziato dei reati di peculato, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento e truffa aggravata.
La scomparsa e l'ammanco nell'ufficio postale
L’indagine è stata avviata agli inizi dello scorso mese di febbraio quando, in corrispondenza di un fine settimana, dapprima è stata denunciata dai familiari la scomparsa del direttore di un ufficio postale di Cesano Maderno e, la mattina del lunedì seguente, all’atto della riapertura, il personale dell’ufficio stesso ha scoperto e segnalato un ammanco dalla cassa di decine di migliaia di Euro in contanti.
Dalle prime verifiche sugli spostamenti effettuati, i militari hanno accertato che l’uomo si era imbarcato su un volo con destinazione Capo Verde, circostanza che ha indotto ad ipotizzare la volontarietà dell’allontanamento e la sussistenza di un collegamento con l’ammanco di denaro.
All’indagato viene contestato il delitto di peculato continuato sino al marzo 2024 con riferimento alla somma complessiva di oltre 430.000 Euro, in parte per 177.000 euro custodita nel distributore automatico di banconote, in parte per circa 83.000 Euro in una cassaforte e destinata al pagamento delle pensioni e in parte per 170.000 euro sottratta da 4 libretti postali.
Contestate truffe ai danni di numerosi correntisti
Inoltre attraverso ulteriori e plurime condotte fraudolente poste in essere sin dall’anno 2022, vengono contestate truffe ai danni di numerosi correntisti della filiale, prevalentemente anziani, mediante operazioni compiute sui libretti postali e la falsa vendita di buoni fruttiferi, per un valore complessivo di oltre 200.000 Euro condotte emerse anche a seguito di verifiche effettuate da Poste Italiane, dopo le prime scoperte di ammanco segnalate dagli utenti, in un’ottica di piena collaborazione alle indagini e di tutela dei propri risparmiatori, che erano in ampia parte ancora ignari della sottrazione di denaro subita.
Rientrato in Italia dopo un mese e mezzo è stato portato in carcere
L’indagato, dopo circa un mese e mezzo di permanenza all’estero, ha fatto rientro in Italia. Rintracciato dai Carabinieri nel Comune della Brianza in cui risiede, è stato portato in carcere a Monza.
Sono in corso ulteriori attività di indagine da parte della Procura di Monza al fine di accertare l’ammontare complessivo dei profitti di reato a seguito di ulteriori denunce presentate da numerosi correntisti postali. L’indagato è da considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.
La nota di Poste Italiane
Poste Italiane ha tenuto a precisare quanto segue:
In merito ai fatti accaduti presso l’Ufficio Postale di Cassina Savina, Poste Italiane ha fornito da subito alle Forze dell’Ordine la massima collaborazione e disponibilità per il buon esito delle indagini. L’Azienda conferma l’impegno a garantire agli aventi diritto i risarcimenti dovuti delle somme impropriamente sottratte e informa di aver già adottato le misure disciplinari previste dal contratto nei confronti dell’ex direttore dell’ufficio postale.