In fuga dalla guerra in Ucraina, partorisce all'ospedale di Carate Brianza
E’ nata domenica Mia: la giovane mamma è ospite di una famiglia besanese, il papà è ancora al fronte
La guerra non può fermare la vita. Alle 3,44 di domenica, infatti, ha emesso il suo primo vagito all'ospedale «Vittorio Emanuele III» di Carate Brianza la piccola Mia Ivasenko. La sua giovane mamma è fuggita dall'Ucraina allo scoppio del conflitto con la Russia ed è ospite di una famiglia di Besana in Brianza.
Una nuova casa a Besana
La neomamma Alina, con l'altra sua bambina, ha trovato rifugio dalla besanese Antonella Maspero, che per anni aveva accolto da lei anche il marito Oleg, durante i soggiorni dedicati ai bambini di Chernobyl, di cui lui faceva suo malgrado parte.
La neonata gode di ottima salute e al momento della nascita pesava 3 chili e 300.
Unica nota stonata di questo lieto evento è che Oleg non ha potuto assistere alla nascita della sua secondogenita perché non è mai riuscito ad arrivare in Italia visto che gli uomini hanno il divieto di abbandonare l’Ucraina.
Il papà è ancora lontano
«Il papà purtroppo non ha potuto raggiungerci - ha spiegato Antonella Maspero - Alla luce di tutta questa vicenda io ho soprannominato Mia: “la bambina della speranza”. Che dire di più? La sua venuta al mondo è stata un lieto evento per tutti noi, ma allo stesso tempo è molto triste vedere questi genitori divisi e lontani a causa della guerra».
«Il desiderio più grande di Oleg è logicamente quello di abbracciare la piccola al più presto - ha proseguito - Ogni giorno mi dice: ricorda a Mia che io sono lontano, ma che il mio cuore è vicino a lei».
E la besanese, chiamata dal giovane papà con l’appellativo di «zia», si è già attivata per esaudire la sua richiesta e dare un futuro sereno a sua figlia, vero emblema della potenza dell’amore che può e dovrebbe unire tutti popoli.