In un box a Cesano 450 chili di hashish, i Carabinieri smantellano piazza di spaccio
Alle prime ore di oggi eseguiti cinque arresti , uno anche a Limbiate; reggeva le fila una donna di Saronno.
Il complice, un 45enne di Cesate (Milano), a cui aveva dato il compito di custodire il carico di 450 chili di hashish in un anonimo box di un condominio a Cesano Maderno l'ha tradita e lei, una insospettabile 36enne di Saronnno (Varese), è finita in carcere insieme a lui e ad altri tre uomini: un 42enne di Cesate, un 43enne di Limbiate e un 38enne di Senago.
In un box a Cesano 450 chili di droga, smantellata piazza di spaccio
I cinque sono ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati eseguiti alle prime luci del mattino di oggi, 2 dicembre, dai Carabinieri della Compagnia di Desio agli ordini del maggiore Luigi Perrone, che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su proposta della Procura della Repubblica di Monza. Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla scorta dell’attività investigativa avviata lo scorso aprile dai Carabinieri della Sezione operativa di Desio e dai colleghi della stazione di Limbiate all'interno dell'operazione ribattezzata Mosaico.
Una donna a capo della piazza di spaccio
Dalle indagini è emerso come il vertice del gruppo – una 36enne di Saronno, di origini albanesi ma in Italia da diversi anni, titolare di una società nel settore edile – sia stata ingannata e derubata dell’ingentissimo quantitativo di stupefacente dal suo braccio destro, un 45enne residente a Cesate: la donna gli aveva dato il compito di cercare un box, nasconderci la droga e custodirla e lui, con l’aiuto di due suoi conoscenti, un 43enne di Limbiate e un 42enne di Cesate, entrambi noti alle Forze dell'ordine, ad inizio aprile, di notte, aveva simulato un furto per poi nascondere lo stupefacente all’interno della sua abitazione.
Il finto furto della droga
Quando il portinaio del condominio si è accorto della forzatura della basculante della saracinesca del garage, ha allertato i Carabinieri e ha avvisato la locataria del box: la saronnese a quel punto ha incaricato il suo collaboratore di fare subito un sopralluogo per verificare quanto accaduto. Per non farla insospettire, l'uomo ha eseguito l'ordine e una volta sul posto, oltre che il portinaio del condominio, ha trovato ad attenderlo i Carabinieri della Compagnia di Desio.
Sequestrati oltre 80 chili di hashish
I militari, insospettiti dall’anomalo odore proveniente dal box, hanno deciso di approfondire il controllo perquisendo l'abitazione dell'uomo, a Cesate. Nell'appartamento hanno sequestrato oltre 80 chili di hashish, divisi in panetti, parte del bottino sottratto dal garage di Cesano Maderno due notti prima. Quindi, grazie alla meticolosa analisi delle immagini di videosorveglianza nel territrio tra i comuni di Cesano Maderno e Cesate, nonché attraverso le chat di messaggi ritrovate nello smartphone dell’uomo, i militari hanno ricostruito i movimenti del 45enne e dei suoi due complici nel corso della notte del furto simulato, ma anche il rapporto di subordinazione che l’uomo aveva con la donna, così come la paternità in capo a quest’ultima dello stupefacente custodito all’interno del box.
L'attività di spaccio a Senago
Da questo ingente recupero si è poi sviluppata una successiva attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti che ha permesso, attraverso l’interrogatorio di numerosi acquirenti e tramite riprese video, di arrestare anche un 38enne di Senago: aveva avviato una fiorente attività di smercio al dettaglio di droga sotto casa, utilizzando anche l’hashish proveniente dal furto simulato.
Altri due arrestati stamattina a Limbiate
Finiti nei carceri di Monza e di Milano, i cinque arrestati sono in attesa di essere interrogati dall’autorità giudiziaria. Durante l'esecuzione della misura cautelare i Carabinieri hanno sorpreso nella casa del limbiatese due albanesi, di cui uno irregolare: in possesso di 10 chili di hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi, sono stati arrestati in flagranza di reato. Sono in corso le indagini per capire i legami con gli altri cinque.