L'indagine

Incendio doloso in una villetta a Nova Milanese, arrestati il mandante e gli esecutori materiali

Il rogo la notte del 22 giugno 2024. L’atto criminale sarebbe stato commissionato a fronte di un pagamento in denaro, di cui la cifra e il movente sono ancora in corso di accertamento

Incendio doloso in una villetta a Nova Milanese, arrestati il mandante e gli esecutori materiali
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Nel pomeriggio del 27 settembre 2024, i Carabinieri della Compagnia di Desio e del Nucleo Investigativo di Monza Brianza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Monza, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 53enne italiano originario di Desio. L’uomo è gravemente indiziato di essere il mandante dell’incendio doloso che, lo scorso giugno, ha distrutto una villetta bifamiliare in ristrutturazione a Nova Milanese. In concorso con lui sono state identificate altre quattro persone, tre delle quali colpite
da misure cautelari a diverso titolo.

L'incendio la notte del 22 giugno in via Aspromonte

La notte del 22 giugno 2024, i militari della Compagnia di Desio erano intervenuti in via Aspromonte 20 a Nova Milanese, a seguito di una segnalazione per incendio. I Carabinieri, giunti sul posto insieme a personale del 118 e ai Vigili del Fuoco, hanno constatato la chiara natura dolosa dell’evento.
All’interno della proprietà sono state rinvenute due taniche in metallo con capienza di 20 litri ciascuna, contenenti sostanze infiammabili. Fortunatamente l’immobile, che risultava disabitato in quanto in fase di ristrutturazione, non presentava persone intossicate o ferite al suo interno.

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Nelle ore successive, i Carabinieri sono stati informati della presenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo di un uomo gravemente ustionato su gran parte del corpo, che è stato successivamente trasferito all’Ospedale Niguarda di Milano e ricoverato in pericolo di vita.

Le indagini

Da qui sono partite le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, che hanno permesso di ricostruire le fasi precedenti e successive all’incendio e di identificare i responsabili dell’azione delittuosa.
Tre fratelli italiani residenti a Nova Milanese sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per la loro partecipazione all’incendio doloso, ciascuno con ruoli specifici: i due maggiori, rispettivamente di 40 e 21 anni, sono stati identificati come esecutori materiali dell’incendio, mentre il terzo fratello, 18enne, e la compagna 30enne del fratello di mezzo, avrebbero fornito supporto durante la commissione del delitto e agevolato la fuga nonché l’occultamento delle tracce del reato. Il 40enne, rimasto gravemente ustionato durante l’innesco dell’incendio, è stato dimesso dall’ospedale a settembre, dopo un miglioramento delle sue condizioni di salute.

Il 13 luglio, mentre il fratello maggiore era ancora ricoverato, è stato eseguita la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del fratello 21enne, tuttora ristretto presso la Casa Circondariale di Monza. Il 14 agosto sono state eseguite due ordinanze di arresti domiciliari nei confronti del fratello 18enne e della compagna del 21enne.

L'ultimo arrestato, il mandante

Infine, venerdì 27 settembre, è stato arrestato il 53enne ritenuto essere il mandante dell’incendio. L’atto criminale sarebbe stato commissionato a fronte di un pagamento in denaro, di cui la cifra e il movente sono ancora in corso di accertamento. L'immobile oggetto dell'incendio era stato acquistato da due fratelli milanesi, che stavano eseguendo lavori di ristrutturazione con l'intenzione di trasferirvisi. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i dettagli dell’accaduto.

Il 53enne arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Bergamo, a disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Monza.

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