Le indagini

Ipotesi incendio doloso nel complesso di capannoni: distrutta anche una Porsche

Le fiamme a Brugherio: lo stabile industriale dal quale sono partite è stato messo sotto sequestro dai Carabinieri.

Ipotesi incendio doloso nel complesso di capannoni: distrutta anche una Porsche
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Ipotesi incendio doloso per il rogo in tre capannoni: distrutta anche una Porsche. Le fiamme a Brugherio nella notte tra sabato 2 aprile 2022 e domenica: come riportano i colleghi di PrimalaMartesana.it lo stabile industriale di San Damiano dal quale sono partite è stato messo sotto sequestro dai Carabinieri.

L'incendio a San Damiano: si segue la pista del dolo

Le fiamme altissime (a poca distanza dalle abitazioni) sono state spente dai Vigili del Fuoco nella tarda mattinata di ieri, domenica, a dodici ore dall'inizio della mobilitazione che ha visto l'intervento sul posto di numerosi mezzi dei pompieri (una quindicina) arrivati da diversi distaccamenti dei Comandi provinciali di Monza e Milano. Questa mattina, lunedì 4 aprile 2022, è invece iniziata la conta dei danni (ingenti) per le imprese interessate dal vasto rogo che in via della Vittoria ha colpito tre aziende ospitate nel complesso ex Pirelli al civico 98, ai confini con Monza. I Carabinieri stanno recuperando le immagini dei sistemi di sorveglianza della zona, per verificare la pista del dolo e capire se i sospetti iniziali possano essere suffragati da prove visive. Le fiamme hanno interessato la Vera Plast, per poi allargarsi ad altri due capannoni occupati da altrettante società. L'incendio sarebbe partito nella parte retrostante dell'azienda specializzata nella produzione di casalinghi, per poi espandersi. L'unica zona non interessata dal rogo è stata quella degli uffici. Per il resto tutto è andato distrutto, compreso il locale nel quale era parcheggiata una Porsche di proprietà dei titolari della stessa ditta. In fumo anche un macchinario per l'imballaggio e un muletto per la movimentazione della merce.

Capannone messo sotto sequestro

Il capannone della Vera Plast è stato messo sotto sequestro probatorio dai militari della Stazione di Brugherio. Nei due stabili confinanti, invece, che hanno riportato gravi danni soprattutto alle coperture a causa delle fiamme, è iniziata la fase della cernita, per capire come e quando le attività possano ripartire. Al momento di date certe non ce ne sono.

Sembra essere escluso un corto circuito

A confermare l'ipotesi del dolo è stato anche il figlio del titolare della Vera Plast, che questa mattina era sul posto, davanti all'entrata del capannone distrutto dalle fiamme.

"Le Forze dell'ordine stanno cercando di capire cosa possa essere accaduto - ha dichiarato - L'incendio è partito in un'area dell'azienda dove non ci sono quadri elettrici. Quindi sembra escluso che possa essersi trattato di un cortocircuito".

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