Inchiesta urbanistica a Milano, anche un architetto concorezzese tra gli indagati
Si tratta del 48enne Federico Pella, professionista conosciuto in città per via di numerosi progetti portati avanti non solo a Concorezzo e fondatore della società J+S

C'è anche un noto professionista di Concorezzo nella lista degli indagati dalla Procura di Milano nell'indagine che riguarda possibili favori e scambi di utilità nel settore urbanistico milanese che coinvolge architetti, assessori e costruttori.
Le indagini della Procura di Milano
Mercoledì scorso, 16 luglio, dopo tre anni di accertamenti, perquisizioni, ascolti e analisi di documenti la Procura di Milano ha chiesto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per l’assessore di Milano Giancarlo Tancredi e per l’imprenditore Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima. Con loro, dicevamo, risulta nella lista degli indagati anche l'architetto concorezzese Federico Pella, 48 anni, professionista molto conosciuto e stimato in città soprattutto per aver progettato anche la nuova scuola elementare di via Ozanam, in fase di realizzazione.
Tra gli indagati anche Marinoni e Scandurra
Oltre a Tancredi, Catella e Pella, la Procura ha chiesto l'arresto anche per Giuseppe Marinoni e Alessandro Scandurra, rispettivamente ex presidente ed ex componente della Commissione per il paesaggio oltre al costruttore Andrea Bezziccheri.
Invece nella lista degli indagati (per i quali non è stata avanzata la richiesta di custodia cautelare) troviamo nomi di spicco come l'archistar Stefano Boeri e il sindaco di Milano Giuseppe Sala
Chi è Federico Pella
Pella, ricordiamo, è il progettista anche delle Terme di San Siro. Architetto e socio della società di progettazione integrata J+S, Pella ha partecipato a numerose iniziative di rigenerazione urbana. Tra le più significative, la riqualificazione delle ex Scuderie de Montel a San Siro, trasformate nel progetto "Terme de Montel", vincitore del bando internazionale Reinventing Cities.
E' stato il professionista concorezzese ad aver riportato in vita il parco termale urbano più grande d’Europa, che attinge alle acque termali dell’epoca romana (II d.C.) e decantate da Bonvesin de la Riva (1288). La grande struttura delle Terme De Montel (16.000 metri quadrati) prende il nome dal banchiere Giuseppe De Montel. Fu lui, nel 1915, a ordinare la costruzione di meravigliose scuderie Liberty che oggi rinascono all’insegna del benessere e della terapia naturale, con un filo rosso che attraversa i secoli.
Il coinvolgimento della sua società nell'inchiesta che scuote Palazzo Marino
Il coinvolgimento di Pella nell’indagine riguarderebbe presunti rapporti privilegiati nella gestione dei procedimenti, in particolare per pratiche edilizie promosse da imprese legate ad ambienti consortili.
Per gli inquirenti la sua J+S sarebbe tra le società che dispensava "alte parcelle per incarichi privati" a Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione Paesaggio di Palazzo Marino e l’architetto avrebbe stretto con lui "un patto corruttivo", la sua azienda "è fra gli operatori della finanza immobiliare e proprietari di aree, coinvolti nei maggiori interventi urbanistico-edilizi" del capoluogo lombardo al fine di "perseguire l’obiettivo di attuare un Piano di governo del territorio (Pgt) ombra".
Molti i progetti firmati da lui
La firma di Pella, ricordiamo, compare dietro a tutti i grandi progetti realizzati in Lombardia negli ultimi anni: da Pedemontana alla Rho-Monza, dalle Terme di Milano fino alla nuova scuola elementare di Concorezzo che, come dicevamo, sta sorgendo in via Ozanam. Per quest'ultima opera l'architetto si è occupato dello studio di fattibilità.
Nel suo ricco curriculum troviamo anche la collaborazione con l’Unesco per un intervento in Portogallo, un lavoro a quattro mani con studi newyorchesi per la stesura di uno dei 10 progetti finalisti per la nuova sede della Regione, e quella con lo Studio Boeri dell’archistar Stefano (coinvolto nella stessa inchiesta) per un piano urbanistico - “Il Parco delle Ecologie“ - a Bollate e per il concorso per la nuova casa della Camera di Commercio di Monza.
Perché gli arresti non sono stati già eseguiti?
La riforma Nordio introdotta l’anno scorso richiede un “interrogatorio preventivo” di fronte al gip prima dell’emissione di una ordinanza cautelare. In questo caso l’interrogatorio è previsto mercoledì prossimo, il 23 luglio. Le persone in questione potranno quindi spiegare al gip Mattia Fiorentini (che deciderà sugli arresti o meno) in cosa a loro avviso sia sbagliata la ricostruzione della Procura.