Influenza, il picco è previsto da lunedì e la Regione si mobilita

Regione Lombardia ha messo in atto diverse iniziative.

Influenza, il picco è previsto da lunedì e la Regione si mobilita
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Influenza:  la Regione è pronta a mobilitare le sue forze in previsione del picco che partirà lunedì ed è in massima allerta.

Per arginare l’influenza coinvolti i medici di base e non solo

In vista del picco influenzale, che dovrebbe manifestarsi la prossima settimana, Regione Lombardia ha messo in atto alcune iniziative che coinvolgono i medici di Medicina generale e le Asst. Si vuole cercare di tamponare il fenomeno del sovraffollamento dei Pronto soccorso. Purtroppo negli ultimi 10 giorni ha già interessato la maggior parte delle strutture. I picchi hanno superato i dodicimila accessi. Colpiti maggiormente anziani e bambini.

Visite domiciliari

 “Abbiamo sensibilizzato i medici di Medicina generale – ha spiegato l’assessore alla Sanità Giulio Gallera – Vogliamo favorire le visite domiciliari e le Asst. Affinché applichino tutte le misure previste dai Piani di gestione dei sovraffollamento, anche attraverso il blocco o il differimento di ricoveri elettivi, per interventi chirurgici di programmazione ordinaria”.

4 milioni per incrementare i posti letto

“Si tratta di azioni che si aggiungono alle misure già messe in campo”, ha aggiunto Gallera. “Come quella che attraverso lo stanziamento di 4 milioni di euro ha consentito alle Asst e Irccs pubblici dotati di Pronto soccorso, Dipartimenti di emergenza e urgenza (Dea) e Emergenza ad alta specialita’ (Eas), di incrementare i posti letto. Attraverso l’aumento temporaneo di quelli interni alla struttura di area medica e chirurgica”.

L’assessore assicura che con la riforma si avrà un migliore presa in carico per gli Over65

“Siamo consapevoli che la situazione sia figlia di una presa in carico sul territorio poco efficace. Soprattutto dei pazienti over 65 anni. Questi rappresentano mediamente il 30% dei pazienti che si recano nei Pronto soccorso e che sfiorano il 40% nel periodo che va dal 22 dicembre a metà gennaio. E sono  interessati da patologie che riguardano prevalentemente insufficienze respiratorie che richiedono diverse giornate di degenza ospedaliera. Un problema che contiamo di risolvere attraverso una maggiore sensibilizzazione nei confronti della vaccinazione antinfluenzale”.

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