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Infortuni da Covid-19: in Brianza da inizio pandemia oltre 1000 denunce

I dati Inail regionali resi noti nelle ultime ore mostrano una fotografia dettagliata dei lavoratori colpiti dal virus da inizio pandemia al 31 agosto.

Infortuni da Covid-19: in Brianza da inizio pandemia oltre 1000 denunce
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Infortuni da Covid-19: in Brianza da inizio pandemia oltre 1000 denunce. Quattro purtroppo con esito mortale.

Infortuni da Covid-19: i dati in Brianza

Sono 1035, in Brianza, le denunce di infortunio sul lavoro da Covid presentate da inizio pandemia al 31 agosto 2020. In base ai dati Inail regionali resi noti nelle ultime ore, 752 riguardano donne, mentre 283 persone di sesso maschile.

I dati suddividono anche i casi in base alla fascia d'età: in Brianza la maggior parte delle denunce di infortunio da Covid riguardano la fascia d'età compresa tra i 50 e i 65 anni (491 casi), segue la fascia 35/49 anni (373 casi) e la fascia 18/34 anni (162 denunce). Più rare le denunce nella fascia più anziana della popolazione: nella nostra provincia, oltre i 64 anni, si registrano solo 19 casi.

I decessi

Degli oltre mille casi di infortunio segnalati in Brianza, quattro purtroppo hanno avuto esito mortale. In Lombardia sono stati 129, in Italia 303.

I decessi riguardano, a livello nazionale, per quasi 1/3 il personale sanitario e assistenziale (medici, infermieri, operatori socio sanitari, operatori socio assistenziali) ma rientrano nel triste conteggio anche impiegati, conducenti professionali e addetti alle vendite.

Uno sguardo generale

Rispetto alla data di rilevazione del 31 luglio, sottolinea l'Inail, le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono aumentate, a livello nazionale, di 182 casi (53 avvenuti ad agosto, i restanti riconducibili a mesi precedenti), di cui 8 per eventi mortali (1 decesso ad agosto).

Le professioni più coinvolte

Le professioni più coinvolte sono ovviamente quelle sanitarie:
- tra i tecnici della salute l'80,2% sono infermieri;
- tra le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali il 99,0% sono operatori socio sanitari;
- tra i medici, la metà è rappresentata da generici, internisti, cardiologi, anestesisti-rianimatori e chirurghi;
- tra le professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati il 90,5% sono operatori socio assistenziali;
- tra il personale non qualificato nei servizi di istruzione e sanitari il 54,0% sono ausiliari ospedalieri mentre il 37,8% sono ausiliari sanitari portantini.

E le attività economiche

L'Inail fornisce anche un resoconto delle attività economiche più coinvolte negli infortuni da Covid: la gestione Industria e servizi registra il 99,2% delle denunce. Il 78,6% delle denunce codificate per attività economica (Ateco) riguarda il settore “Sanità e assistenza sociale” tra cui gli ospedali, le case di cura e di riposo incidono per l’84,8%. E ancora il settore "Attività manifatturiere" registra il 5,9% delle denunce codificate mentre il settore "Noleggio e servizi alle imprese" si ferma al 3,6%. Segue il settore “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione” (2,1%).

Nella gallery alcune infografiche riepilogative sui contagi:

infortuni covid 1
Foto 1 di 4
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Foto 2 di 4
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Foto 3 di 4
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Foto 4 di 4

 

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