Polizia di Stato

Ingoia tre pile per evitare il rimpatrio

Un tentativo maldestro che non gli ha evitato l'accompagnamento al Cpr

Ingoia tre pile per evitare il rimpatrio
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Per evitare il rimpatrio, ha ingoiato tre pile, finendo al San Gerardo di Monza. Alla fine, per lui - cittadino marocchino di 37 anni - è arrivato l'accompagnamento al Cpr, così come per un suo connazionale 35enne.

I collocamenti al Cpr

Lunedì il Questore di Monza Marco Odorisio ha disposto il collocamento al Cpr di Gradisca d’Isonzo nei confronti di due cittadini marocchini che sono stati scarcerati nella medesima giornata dal Sanquirico, entrambi gravati da numerosi precedenti penali per reati in materia di stupefacenti, rapina, rissa.

Ingoia tre pile per evitare il rimpatrio

Il primo, un cittadino marocchino 37enne, prima di uscire dalla Casa Circondariale per fine pena, ha ingoiato tre pile per evitare il suo rimpatrio.

I poliziotti lo hanno subito accompagnato al pronto soccorso del San Gerardo dove, previa visita medica, i sanitari hanno riscontrato l'idoneità medica alla vita in regime di restrizione, nonostante il maldestro tentativo di sottrarsi alla misura a proprio carico.

Portato al Cpr

Il Questore, valutata pertanto l’irregolare presenza dell'uomo sul territorio, nonché le numerose condanne (tra cui spaccio, resistenza, danneggiamento per aver spaccato il televisore della cella dopo una lite con altri detenuti e rapina a mano armata) ha disposto l’accompagnamento presso il Cpr di Gradisca d’Isonzo,  dove sarà trattenuto fino al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Stessa sorte per un altro uomo

Il secondo cittadino marocchino, di 35 anni, arrivato in Italia nel 2017, si è fin da subito reso responsabile di una serie di reati. Nel 2020 è stato condannato per una rapina aggravata avvenuta nel 2019 a bordo di un treno: all'altezza di Sesto San Giovanni, con l’utilizzo di un coltello, si era fatto consegnare un telefono cellulare da un giovane.

I furi nei negozi di Monza

E' stato anche più volte denunciato, con nomi sempre diversi, per furti perpetrati all’interno di esercizi commerciali a Monza e denunciato per ricettazione di un telefono. Dopo aver scontato la pena per rapina lunedì è stato scarcerato anch’egli dal Sanquirico e vista l’irregolare presenza sul territorio nazionale e le numerose condanne e fatti reato di cui si era reso responsabile, il Questore  ha disposto l’accompagnamento presso il Cpr di Gradisca d’Isonzo.

 

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