L'episodio a Lissone

Insulta la Polizia locale sui social, denunciato un 51enne

Un uomo, residente in città, è stato identificato dagli agenti dopo alcuni commenti poco "garbati" nei confronti del Corpo

Insulta la Polizia locale sui social, denunciato un 51enne
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Insulta gli agenti della Polizia locale sui social network, nei guai un 51enne di Lissone.

Insulta la Polizia locale: denunciato

Sul social network Facebook, in una delle pagine dei gruppi che commentano e riguardano i fatti locali, aveva utilizzato la seguente espressione nei confronti del Corpo di Polizia locale di Lissone e dei suoi appartenenti:

"(…) un conto è essere zelanti un altro è essere guano ambulante. Non c’è peggior persona di uno stupido in divisa".

Una frase, però, che è arrivata sulla scrivania del Comando di via Gramsci che ha deciso di non soprassedere e di prendere provvedimenti.

Queste parole hanno infatti spinto il Comune e il Comando a denunciare un cittadino 51enne residente a Lissone, contestandogli il reato di oltraggio nei confronti di un Corpo di Polizia locale.

Accadde a giugno

La frase, pubblicata come commento ad un post di un'altra persona, risale all'inizio dello scorso mese. Gli uomini del Comando hanno provveduto ad acquisire lo screenshot e ad identificare l'autore della frase, procedendo poi con la denuncia per violazione dell'articolo 342 del Codice Penale (comma 1 e comma 2) e per tutelare l'onorabilità del Corpo di Polizia locale di Lissone.

Giusto intraprendere azioni legali contro chi offende e ingiuria i miei agenti. L'intero Comando ha dimostrato le proprie capacità nel periodo dell'emergenza coronavirus e continua a farlo anche in queste settimane, monitorando le presenze nel periodo estivo e ponendosi sempre con spirito costruttivo e persuasivo anche nelle situazioni più critiche. Proprio per questo, non è tollerabile che vi siano persone pronte ad offendere e minacciare chi svolge il proprio lavoro nel rispetto della legge.

Questo il commento del comandante della Polizia locale Ferdinando Longobardo. Sulla stessa linea anche il sindaco Concetta Monguzzi, che non ha nascosto l'amarezza per l'accaduto.

Condanniamo fermamente le offese e gli insulti che sono stati rivolti alla Polizia locale. So bene come tutti gli agenti lavorino sul territorio col solo obiettivo di tutelare il bene, la salute e il diritto alla sicurezza della comunità.

Queste le parole del primo cittadino che ha confermato la fiducia nel lavoro e nell'operato degli agenti di via Gramsci.

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