Invalido e sfrattato dorme in auto con i suoi cani
Il caso di un 42enne che lancia un appello per trovare una casa e un lavoro.
Dorme in auto con i suoi amati cani, razza Akita, nel vialone d’accesso a Villa Campello, ad Albiate. Simone Mari, il 42enne originario di Treviglio, ma da cinque anni albiatese d’adozione, vive così dall’11 settembre, da quando ha ricevuto lo sfratto.
Dorme in auto
"Il randagio cinofilo", come si fa chiamare su Instagram, il social in cui sta raccontando la sua vita per strada, è ormai per la società "un invisibile". Lo abbiamo incontrato e, con dignità degna di nota, ci ha raccontato la sua storia sperando di trovare solidarietà fra i lettori del nostro settimanale e realizzare il suo sogno: diventare educatore cinofilo, con una specializzazione sui lupi.
"Mi chiamo Simone Mari - ha esordito l’albiatese sottolineando la sua identità in un mondo che per scelta cancella chi non serve più al sistema - Sono un disabile e invalido civile. Sono affetto da morbo di Crohn diagnosticato nel 2007, ma ne soffro da quando ero bambino. Inoltre, sono disabile a una gamba in seguito a un incidente in moto avvenuto nel 2014 e per fortuna un medico è riuscito a evitare l’amputazione. Da allora per me è stato impossibile trovare un lavoro stabile nonostante abbia fatto di tutto dal muratore al marmista, fino al montatore meccanico. Viste le premesse era normale ricevere lo sfratto non potendo più pagare l’affitto... Ora vivo in auto con i miei cani: Moma, un maschio tigrato di 8 anni e Moriko, una femmina di 7 anni e mezzo dai quali non mi voglio per nulla separare".
"Cerco casa e un lavoro"
Simone ha bussato a tutte le porte per chiedere un alloggio per sé e i suoi inseparabili amici, ma in base alle regole in vigore non ha trovato aiuti.
"Le Istituzioni mi hanno detto di non poter fare nulla in quanto hanno le mani legate dalle nuove leggi che permettono la gestione degli alloggi comunali solo allo Stato - ha proseguito - Ho fatto vari bandi per l'assegnazione di una casa, ma sono risultato spesso penultimo e persino ultimo in quanto essendo un uomo da solo risulto, nonostante la disabilità e l’invalidità, autosufficiente...".
L'appello del 42enne
Visto l’arrivo dell’inverno il 42enne chiede se qualcuno fosse disposto ad aiutarlo offrendogli un alloggio e un lavoro che abbia, magari, a che fare con gli animali.
"La speranza è che qualcuno possa prendere a cuore la mia situazione e offrirmi una sistemazione temporanea; insomma un qualcosa che non sia la sola indifferenza - ha aggiunto - Ringrazio tutti gli albiatesi che mi stanno già dando una mano. In cambio li aiuto come posso, dando loro ad esempio consigli da autodidatta sull’addestramento dei loro animali, in una sorta di baratto...".
L'assessore ai Servizi sociali
"Come Servizi sociali ci siamo mossi subito per aiutarlo ma se non collabora accettando le nostre proposte non possiamo obbligarlo visto che è maggiorenne", ha spiegato l’assessore alla partita Simonetta Vergani. Il problema è che Mari potrebbe ottenere un tetto in una struttura ricettiva, ma dovrebbe lasciare i suoi cani in un canile, cosa che non farebbe mai visto che rappresentano la sua unica famiglia. Nonostante la sua delicata situazione Simone è uno spirito libero che sa ancora sognare: "Vorrei un giorno aprire una struttura per recupero e addestramento degli animali e soprattutto diventare un educatore cinofilo" ha concluso. Chi volesse aiutarlo a percorrere questa strada o a trovare un alloggio lo può contattare su Instagram.
Il servizio completo è pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 26 settembre 2023.