Lesmo

Irrompe in un'azienda e minaccia di darsi fuoco

Attimi di vero terrore in frazione Gerno: l'uomo, un falegname del comasco, sosteneva di vantare un credito da centinaia di migliaia di euro

Irrompe in un'azienda e minaccia di darsi fuoco
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Con una bottiglia di benzina in mano e un accendino nell’altra, ha minacciato di darsi fuoco qualora non fossero state ascoltate le sue ragioni. Dopo diverse ore di trattative, però, un falegname sulla cinquantina si è convinto a desistere e a "consegnarsi" alle Forze dell’ordine.

Attimi di terrore a Lesmo

Sono stati attimi di vero terrore quelli vissuti nella mattinata di lunedì scorso a Lesmo, in frazione Gerno, dove un artigiano del comasco si è presentato in un mobilificio della zona industriale per pretendere la restituzione di un credito, a suo dire, del valore di diverse centinaia di migliaia di euro per lavori eseguiti per conto dell’azienda. Secondo il racconto dell’uomo, il mancato compenso lo avrebbe ridotto sul lastrico unitamente a una situazione familiare già piuttosto critica.

Ha minacciato di darsi fuoco

Il falegname avrebbe tentato in passato di mettersi in contatto in maniera formale e pacifica con il mobilificio, ma vedendosi respingere ogni incontro ha deciso di inscenare un gesto eclatante ben oltre il limite della disperazione. Dopo aver varcato i cancelli dello stabilimento tra urla e grida, sarebbe dapprima nata una rissa verbale con i presenti; poi, in un impeto di rabbia e strazio per la situazione, ha estratto una bottiglia di benzina e un accendino, minacciando di darsi fuoco se non fosse stato pagato come da sua richiesta.

Salvato da un negoziatore

Immediatamente, sul posto, sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Arcore e Monza per provare a calmare l’artigiano, a cui è stato impossibile far tornare la ragione nell’immediato. A quel punto è stato contattato un negoziatore in servizio al Comando provinciale dell’Arma, che ha intavolato una lunga trattativa con il 50enne, ormai esasperato. Lo specialista è riuscito ad allacciare un contatto con l’aspirante suicida e, dopo tre ore di estenuante attesa, è riuscito a farlo tranquillizzare e a farsi consegnare la bottiglia di carburante e l’accendino, salvandogli di fatto la vita.

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