Un vero "ironman"

L'appello dell'atleta paralimpico dopo l'incidente: "Attenti per strada, la vita è una"

Il monzese Andrea Pusateri coinvolto in un sinistro mentre si allenava

L'appello dell'atleta paralimpico dopo l'incidente: "Attenti per strada, la vita è una"
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Un brutto incidente «che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori se non avessi indossato il casco e se non avessi avuto la mia “armatura” di muscoli. Ma una cosa mi sento di dirla: tutti, per strada, dobbiamo prestare la massima attenzione, la vita è una e non va sprecata».

L'atleta paralimpico coinvolto in un incidente

Ad Andrea Pusateri, atleta paralimpico di Monza di 30 anni, la grinta e il coraggio non sono mai mancati «e ora dovrò farne abbondantemente ricorso, visto che non ho nessuna intenzione di saltare i prossimi appuntamenti sportivi che mi aspettano». Cinque giorni di prognosi, «poi torno ad allenarmi», ha assicurato.
Il sinistro in cui è rimasto coinvolto si è verificato domenica intorno alle 13, lungo la provinciale che conduce a Merate.

Il sinistro mentre si stava allenando

«Mi stavo allenando con la bicicletta, quando un’auto è uscita da uno stop senza fermarsi - ha ricostruito - In quel momento stavamo passando io e un’altra persona in moto. Quest’ultima è riuscita a schivare il veicolo e a rimanere in piedi. Io invece, dopo aver sterzato, sono caduto».
L’investitore si è immediatamente fermato a prestare soccorso. «Mi ha aiutato e ha poi anche aspettato che arrivasse la mia compagna a prendere la bicicletta, mentre l’ambulanza mi trasportava in ospedale».

L'appello: "La vita è una"

Un incidente, sottolinea, «che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori. Grazie al cielo il casco mi ha protetto la testa e la preparazione atletica in palestra (quella che chiamo l’armatura di muscoli) ha fatto sì che non abbia riportato gravi danni», ha spiegato ancora. Niente ossa rotte, sottolinea, «solo colpo di frusta e varie contusioni. Ma una cosa tengo a dirla: smettiamola di essere di corsa quando guidiamo, la vita è troppo importante. Io potevo perderla e il responsabile se la sarebbe rovinata». Ma un appunto lo ha voluto rivolgere anche ai ciclisti, «a tutti quelli che ho visto senza casco: svegliatevi!».
Moniti che ha voluto lanciare anche perché memore del terribile incidente in cui rimase coinvolto nel 2015 a Lurago d’Erba, in seguito al quale rimase in coma per una settimana.

"Pronto a tornare ad allenarmi"

Lunedì, Pusateri, dopo le dimissioni dall’ospedale, era a casa, a riposo «forzato». «Mi hanno dato cinque giorni di prognosi - ha spiegato al Giornale di Monza - Poi però tornerò ad allenarmi. Nelle prossime settimane mi aspettano gare importanti e non ho nessuna intenzione di rinunciarci». Il primo appuntamento che lo attende è a Maiorca dal 25 al 28 aprile con la Mallorca 312, poi per lui sarà la volta della Race across Italy a maggio.

Un vero "ironman"

Nuove sfide, dunque, per Andrea Pusateri che a soli 3 anni e mezzo è rimasto vittima di un grave incidente alla stazione ferroviaria di Monza da cui ne uscì vivo per miracolo, ma nel quale perse entrambe le gambe, di cui la sinistra gli fu reimpiantata dal professor Marco Lanzetta, un luminare del San Gerardo. Questo non ha impedito al giovane atleta di coltivare la sua passione, la bicicletta, e diventare nel giro di poco tempo un affermato ciclista. Un vero e proprio supereroe, visto che nel 2021 ha anche partecipato all’«Ironman 70.3», la sua prima gara di triathlon, durante la quale ha pedalato per 90 chilometri per poi percorrerne altri 21, sfrecciando su asfalto, sabbia e terra fino a raggiungere il traguardo.

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