La Brioschese piange il primo presidente

Martedì l'ultimo saluto a Camillo Donchi.

La Brioschese piange il primo presidente
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La Brioschese piange il primo presidente

Se n'è andato Camillo Donchi

La Brioschese piange il suo primo presidente che restò al comando  della squadra per una ventina d'anni dopo averla fondata nel lontano 1961.  Camillo Donchi se n’è andato venerdì l’altro in ospedale a Cantù, dove era stato ricoverato per delle complicazioni polmonari. Già da qualche anno si era trasferito ad Arosio. Lo piangono il figlio Silvio, le sorelle e la nipotina Alessia, che martedì scorso lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio terreno.

Un imprenditore d'altri tempi

 

Camillo Donchi

Donchi, 84 anni, era un imprenditore d’altri tempi, il tipico brianzolo che s’era fatto da sé e che, anche per tanta generosità, non si è certo arricchito. Era solito dire che «i soldi vanno e vengono» e per tutta la vita ha mantenuto fede a questo motto.
Classe 1934, aveva cominciato l’attività a pochi passi dal centro storico del paese, poi la ditta si era ampliata  in via Medici. Uno stabilimento che arrivò ad assumere fino a  un centinaio di dipendenti.  L’azienda venne poi ceduta alla «Mobilsigla» negli anni Ottanta e cessò definitivamente l’attività nella seconda metà degli anni Novanta, quando anche la «Mobilsigla» chiuse i battenti.

La Brioschese nel cuore

Al di là dell’attività imprenditoriale, il nome di Donchi è comunque legato indissolubilmente alla Brioschese.  E’ infatti grazie a lui se la società di calcio dell’oratorio ha mosso i primi passi. Lui l’ha presieduta per vent’anni, senza mai fare lesinare il suo aiuto e il suo contributo. C'era anche in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo della società, orgoglioso di aver dato vita a un'avventura che continua ancora oggi.

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