Uno scambio di doni del tutto peculiare, condito da una buona dose di ironia. Sabato mattina in piazza San Paolo a Monza, davanti a un caffè, sedevano la Consigliera Regionale di Noi Moderati Martina Sassoli (con un lungo passato in Forza Italia) e Oscar Innaurato, presidente di Brianza oltre l’Arcobaleno, in rappresentanza degli organizzatori del Pride che si terrà sabato, il 27 settembre, ad Arcore.
La consigliera “moderata” e il dono alternativo
Sul tavolino, due magliette, simbolicamente donate l’uno all’altra: da un lato l’ormai famosissima t-shirt con la scritta Fro…ia Italia (allusione evidente al partito fondato da Berlusconi) che nei giorni scorsi ha sollevato un gran polverone, dall’altro un’altra maglietta, sempre bianca, ma con la scritta, volutamente ambigua, “Mòderati” stampata su un arcobaleno.
“Fro..a Italia? I diritti non hanno colore”
Un incontro, informale e sui generis che è stato l’occasione per un confronto aperto sui temi dei diritti civili, della partecipazione e del dialogo tra mondi diversi. “Credo nel dialogo e nel rispetto reciproco anche tra posizioni apparentemente differenti perché solo così possiamo costruire una società più inclusiva – ha spiegato Sassoli – Reputo sia arrivato il momento di superare le logiche di partito o di coalizione: i diritti non hanno colore”.
“Serve dialogo”
“È indispensabile che, in questo periodo storico in cui vediamo fratture e frammentazioni della società e soprattutto prevaricazioni sociali su popoli e persone, si restituisca centralità alla sicurezza dell’individuo. Credo fortemente che il dialogo sui diritti debba andare oltre le logiche dei “piccoli orticelli” e diventare una discussione seria, schietta e sincera, anche alla luce dei trattati che la nostra nazione, come quasi tutte le altre nel mondo, ha firmato”, ha rimarcato Oscar Innaurato. E concludono: “La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e delle Donne è patrimonio di tutte e di tutti, e proprio per questo è necessario aprire spazi di confronto autentico. Non dobbiamo più costruire muri ideologici, ma ponti di dialogo: persino un caffè in centro a Monza può essere un ponte di dialogo”.