La Fanfara dei Carabinieri per l’eroe D’Immè

Una serata speciale al Teatro Manzoni di Monza per un uomo speciale. Anzi, un eroe: il maresciallo Sebastiano D’Immè

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Una serata speciale per un uomo speciale. Anzi, un eroe: il maresciallo Sebastiano D’Immè, ucciso in servizio il 7 luglio 1996 in un conflitto a fuoco con dei rapinatori a Locate Varesino.

Ad organizzarla giovedì al Teatro Manzoni è stata l’Associazione Carabinieri Mb guidata da Vito Potenza con il totale supporto dei massimi vertici di zona dell’Arma, a partire dal colonnello Rodolfo Santovito e dal maggiore Enrico Vecchio.

Un eroe, D’Immè, perché al di là del coraggio col quale ha affrontato a viso aperto i suoi assassini, s’è sacrificato e speso per salvare la vita al più giovane collega col quale era in servizio. Nella sua carriera, prima di arrivare nel Comasco, ha militato nella Compagnia di Vimercate, la vedova, Laura, ancor oggi vive ad Arcore, ma il legame col territorio è testimoniato fortemente anche dalle associazioni Carabinieri a livello locale intitolate alla sua memoria.

Per onorarlo, al Manzoni, presentata da Cesare Cadeo è arrivata la fanfara dei carabinieri del Terzo Reggimento Lombardia, protagonista di una serie di brani riarrangiati anche in chiave jazz (da Michael Jackson a Stevie Wonder) davvero sorprendenti. In platea, tutte le massime autorità cittadine e militari da tutta la Provincia con le loro famiglie.

Sul palco anche la toccante testimonianza dell'amico e collega Cataldo Pantaleo, che insieme al giornalista Mirko Maggi ha pubblicato per la «Laurus» nel 2014 il romanzo «Nome in codice, Ombra», dedicato proprio all'eroica figura di D'Immè.

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