Ragazza di 18 anni morta per un mix di alcool e farmaci
La giovane è stata trovata in arresto cardio circolatorio in un'abitazione di Monza lunedì 6 marzo. E' deceduta poco dopo l'arrivo in ospedale
Era nato come un pigiama party tra amiche ed è finito in tragedia con una ragazzina di appena 18 anni di Monza morta e un’altra finita in ospedale.
Alcool e psicofarmaci: ragazza di 18 anni morta
Dopo aver assunto durante la serata superalcolici e probabilmente anche psicofarmaci trovati nell’abitazione, le due studentesse 18enni monzesi si sono sentite male e una di loro al mattino non si è più svegliata.
Immediato è stato dato l’allarme al 118, ma la ragazza era già in arresto cardiocircolatorio ed è morta poco dopo all’ospedale San Gerardo dove è stata trasportata d’urgenza.
L’episodio risale a lunedì 6 marzo 2023 e la Polizia di Stato sta indagando per far luce sulla tragedia. Venerdì 10 marzo 2023 è stata disposta l’autopsia sul corpo della giovane vittima e ora si attendono gli esiti per comprendere le cause esatte della morte.
La serata tra amiche poi degenerata
Secondo quanto ricostruito finora, comunque, la vittima aveva trascorso la serata a casa di un’amica. Una serata di chiacchiere, a seguito della quale si era poi fermata a dormire. Quello che però i genitori credevano fosse una tranquilla serata tra adolescenti si è trasformata in un momento di sballo.
Le due giovanissime avrebbero infatti assunto superalcolici e poi, per motivi ancora da chiarire, la vittima avrebbe ingerito anche degli psicofarmaci trovati nell’abitazione dell’amica (regolarmente prescritti a un componente della famiglia e conservati nell’armadietto dei medicinali).
Se in un primo momento si era sospettato un gesto estremo da parte della giovane o forse un tentativo di autolesionismo, con il proseguo delle indagini, anche a seguito del racconto dell’amica, è apparso chiaro che le due giovani cercassero solo lo sballo e che poi il mix sia risultato fatale a una delle due.
L’arrivo dell’ambulanza
E’ stato alla mattina il papà dell’amica che, accortosi che le due giovani erano chiuse in camera dalla sera prima e non si stavano alzando, ha cercato di chiamarle con insistenza prima di andare al lavoro. E così è arrivata la scoperta. La figlia si era sentita male, ma era cosciente, mentre l’amica era già in arresto cardio-circolatorio. Il genitore ha così dato subito l’allarme.
Quando all’arrivo dell’ambulanza, i soccorritori hanno notato bottiglie di whiskey e superalcolici vuote nascoste nella stanza della ragazza, hanno allertato subito l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Sono state quindi avviate immediate indagini a cura della Squadra Mobile della Questura, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza e gli agenti hanno iniziato a ricostruire e contestualizzare quanto accaduto.
Si attende l'autopsia
La Procura della Repubblica di Monza ha disposto l’esame autoptico sulla giovane che è stato eseguito nella giornata di venerdì. Saranno questi accertamenti scientifici a rivelare dettagli preziosi sulle cause esatte della morte della giovane. Intanto però il questore di Monza e Brianza Marco Odorisio ha voluto sensibilizzare sul problema. Anche perché nella stessa settimana, come scriviamo sotto, un altro ragazzo di 37 anni si è sentito male in strada ed è morto, sempre a seguito dell’assunzione di sostanze alteranti, in quel caso probabilmente cocaina. «La mia riflessione ed il mio appello vai ai ragazzi affinché non buttino al vento la loro esistenza e non si autodristuggano. Anche a fronte di difficoltà e paure, che si aprano, con le famiglie, con gli amici, con le persone a loro vicine, perché la vita è una e ha un valore inestimabile».