La Polizia locale inchioda il pirata della strada
Aveva centrato un’auto a Renate per poi darsi alla fuga. Beccato dopo una minuziosa indagine

Invade la corsia opposta, centra un’auto e, anziché fermarsi, pigia il piede sull’acceleratore e scappa. Pensava di farla franca ma si sbagliava. E di grosso anche. Sulle tracce del pirata della strada si sono messi gli agenti della Polizia locale di Renate che, dopo una minuziosa attività d’indagine, sono risaliti a mezzo, proprietario e pure a chi era alla guida.
Beccato il pirata della strada
L’incidente risale al mese scorso. Erano le 11,45, in via Concordia a Renate. C.M.L., renatese classe 1950, era a bordo della sua Fiat Panda quando si è vista piombare addosso una quattro ruote in transito sulla corsia opposta, che si è poi data alla fuga. Un impatto violento che ha causato danni all’utilitaria per oltre 2mila euro ed una prognosi di 30 giorni alla signora alla guida.
Gli agenti - il comandate Fabio Gazzaniga, Luca Curci, Nicola Falanga e Roberto Cesarin - si sono messi subito alla ricerca del responsabile. Sono partiti dalle immagini delle telecamere di via Concordia. Immagini - in particolare quelle fornite da una ditta - che immortalavano una Fiat Stilo a tre porte, grigia chiara. Visibili anche alcuni numeri della targa. Il secondo passo è stato visionare i dispositivi di lettura targhe installati a Veduggio che, alla fine di un lungo lavoro di incrocio dei dati, hanno inchiodato l’automobile pirata. Risultava intestata a P.M. di Cuggiono. Ulteriori accertamenti, però, hanno portato ad un secondo uomo che di fatto utilizzava la Fiat Stilo: S.E., origine albanese e casa a Cornaredo, con diversi precedenti alle spalle. I colleghi del comune del Milanese hanno fornito un’ultima certezza sulla corretta identificazione: alla vettura mancava uno specchietto.
Da via Tripoli è partito un invito a presentarsi in comando all’indirizzo del proprietario. Invito disatteso. A questo punto - arriviamo ai giorni scorsi - è scattata la denuncia secondo l’articolo 650 del Codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità) e l’intera documentazione è stata inviata in Procura.