La presenza dei frati francescani nei luoghi santi in mostra a Besana

L'esposizione sarà ospitata dal 10 al 18 marzo dall’Istituto Don Carlo San Martino di Rigola

La presenza dei frati francescani nei luoghi santi in mostra a Besana
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Una mostra fotografica nel cuore della Quaresima. Dal 10 al 18 marzo l'Istituto Don Carlo San Martino di Rigola apre le sue porte all'esposizione dedicata alla presenza dei frati francescani nei luoghi santi.

Mostra a Besana
La locandina della mostra

Mostra nel cuore della Quaresima

“La Terra più amata da Dio. La Custodia di Terra Santa”. E' questo il titolo della mostra fotografica organizzata dalla Delegazione di Monza e Brianza dell’Ordine del Santo Sepolcro e dalla Comunità Pastorale Santa Caterina.
Promossa da Custodia di Terra Santa e Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, celebra gli  800 anni di presenza dei frati francescani nei luoghi santi. Si partirà dalla proiezione di un video sulla storia di Gerusalemme, proveniente dal Museo dello Studium Biblicum Franciscanum. Per continuare con una raccolta di foto e grandi immagini sulla bellezza dei luoghi della vita terrena di Gesù e sulla storia della Custodia.

Taglio del nastro affidato al parroco

L’inaugurazione è in calendario per sabato 10 marzo, alle 15. 30, negli spazi della Don Carlo San Martino di via Leopardi 59, a Villa Raverio. Interverranno monsignor Sergio Ubbiali, priore della Delegazione di Monza e Brianza dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro, ed il parroco don Mauro Malighetti.
La mostra sarà aperta tutti i giorni, dal 10 al 18 marzo, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
L’ingresso è gratuito, con prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: segreteria.rigola@doncarlosanmartino.org; 0362-967737 e 0362.967192.

Ottocento anni nei luoghi santi

"Nel 1217, durante la celebrazione del primo Capitolo Generale dei Frati Minori, san Francesco decise di inviare in tutte le nazioni i suoi fratelli, perché annunciassero la novità dell’amore di Gesù con la generosità della parola e della presenza attiva", spiegano gli organizzatori.

"Due anni dopo, a Damietta, incontrò personalmente il sultano d’Egitto per portare il suo messaggio di pace in un tempo difficilissimo, in mezzo ai feroci scontri fra i Crociati e i Mamelucchi. Da quel momento i francescani poterono stabilirsi in Terra Santa e prendersi cura dei luoghi che costituiscono la preziosa testimonianza della rivelazione di Dio e del suo amore per l’uomo".

"Nel 1342 la missione della Custodia fu ufficialmente affidata ai successori di Francesco da papa Clemente VI, in nome di tutta la cristianità. Da allora i frati francescani hanno onorato con la preghiera e con lo studio la terra dove Gesù ha abitato e predicato, e i luoghi che ha amato. In una regione purtroppo ancora divisa e tormentata dal conflitto, la Custodia tiene viva per tutti la memoria della storicità del Cristianesimo. E lo fa in modo concreto: i francescani curano le liturgie nei santuari e accolgono i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, sostengono le comunità cristiane locali con scuole e aiuti alle famiglie povere, svolgono inoltre attività di studio e di conservazione dei segni materiali che la Terra Santa offre a testimonianza di Cristo e della Chiesa".

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