La qualità dell’aria peggiora in tutta la provincia DATI

La situazione, nei prossimi giorni, non migliorerà visto il caldo e l'assenza di precipitazioni.

La qualità dell’aria peggiora in tutta la provincia DATI
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Mediocre. Così Arpa, ovvero l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente definisce la qualità dell’aria nella provincia di Monza e Brianza. Una situazione che purtroppo accomuna tutte le aree della Brianza, da Monza, al Caratese, al Vimercatese. Non va meglio nemmeno a Seregno e Desio.

La qualità dell’aria peggiora in tutta la provincia

Cominciamo da Monza dove la qualità dell'aria negli ultimi giorni è notevolmente peggiorata. Complice anche il caldo e l'assenza di piogge, che proseguirà anche questa settimana, la soglia di attenzione relativa ai principali parametri rilevati da Arpa si sta alzando.

La stessa situazione si riscontra anche a Carate Brianza dove i valori restano allarmanti.

Proseguiamo riportando i dati di Seregno, Desio e Vimercate. 

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Desio

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Seregno

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Vimercate

I rischi dello smog

Molti gli effetti "indesiderati" di alti valori di smog nell'aria. In particolare l’ozono troposferico costituisce una componente importante dello smog fotochimico; essendo un forte ossidante, è in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio anche a basse concentrazioni, provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare. La maggior parte di questi effetti sono a breve termine e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono, ma è noto che possano sussistere anche danni derivati da ripetute esposizioni di breve durata, come l’accelerazione del naturale processo di invecchiamento della funzione polmonare.

Le categorie di persone maggiormente sensibili all’ozono

• Bambini: sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività
fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie.
• Soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto: adulti in buona salute che fanno attività fisica all’aperto (sia essa sportiva o lavorativa) diventano un gruppo “sensibile”
perché sono più esposti all’ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L’esercizio fisico infatti può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l’introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo.
• Persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche): tali malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell’ozono. Pertanto gli individui che si
trovano in queste condizioni manifestano gli effetti dell’ozono prima e a concentrazioni più basse rispetto agli individui meno sensibili.
• Persone con una particolare suscettibilità all’ozono: la reazione all’ozono è molto diversa da individuo ad individuo, per cui anche soggetti in buona salute possono risultare più suscettibili di altri. Questi individui manifestano infatti danni da ozono in modo più marcato rispetto alla media della popolazione. Vi sono infine alcune evidenze che indicano che gli anziani e/o le persone con malattie cardiache abbiano un’aumentata sensibilità all’ozono.

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