La Rocchetta si è trasformata in un campo base scout

Per due giorni il Santuario di Porto d'Adda ha ospitato un gruppo di ragazzi provenienti da Milano.

La Rocchetta si è trasformata in un campo base scout
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La Rocchetta si è trasformata in un campo base scout. Per due giorni il Santuario di Porto d'Adda ha ospitato un gruppo di ragazzi provenienti da Milano.

Il ricordo di quanto avvenne 71 anni fa

Nello scorso fine settimana, come da tradizione, il gruppo scout Milano 1 è tornato al Santuario della Madonna della Rocchetta per tenere vivo il ricordo di quanto avvenne 71 anni fa. All'epoca si sfiorò la tragedia, come racconta il custode del Santuario Fiorenzo Mandelli:

"Durante una semplice uscita in gommone sull'Adda, la forte corrente del fiume aveva portato la barca con i ragazzi in un canale di alimentazione della centrale idroelettrica, canale che si trasforma in una galleria ovviamente piena d'acqua, in cui si va incontro a morte sicura - spiega Mandelli - Sia stato il caso, il destino o un miracolo ma un dipendente della centrale idroelettrica li vide per tempo in difficoltà nel canale e riuscì a bloccare le turbine. Così la tragedia fu sfiorata. Ciò accadde ai piedi del Santuario, nel canale della Centrale Bertini, motivo per il quale il clan si chiamó a posteriori "Clan della Rocchetta", infatti questa esperienza non poteva certo aver lasciato indifferente nessuno".

Un momento molto sentito

Ogni anno il "clan" si ritrova al Santuario non solamente con i membri attuali, ma anche con le persone che ne hanno fatto parte negli anni passati. Un momento per tutti molto sentito, un segno di ringraziamento per la tragedia sfiorata anni fa. Nel corso della due giorni il "clan" celebra l'inizio del nuovo anno, accogliendo al suo interno i nuovi membri: quest'anno sono stati 8, salutati dai parenti con cerimonie e scherzi, in un clima di grande festa e condivisione. I novizi hanno firmato la carta di Clan per iniziare ufficialmente a farne parte. A seguire si è svolta una cena nello spiazzo davanti al santuario e infine la Messa celebrata da don Claudio Nora durante la notte, nel buio illuminato dai tantissimi lumini posti sui gradini della scalinata. Inoltre il clan ha dedicato del tempo alla cura del santuario, come segno di riconoscenza per l'ospitalità.

I novizi hanno firmato la carta di Clan per iniziare ufficialmente a farne parte, poi a seguire una cena nello spiazzo davanti al santuario e infine la S.Messa celebrata da don Claudio Nora durante la notte, nel buio illuminato dai tantissimi lumini posti sui gradini della scalinata. Inoltre il clan dedica del tempo alla cura del santuario, come segno di riconoscenza per l'ospitalità.
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Fiorenzo Mandelli con don Claudio Nora

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La suggestiva immagina della scalinata illuminata

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