A Seveso

"La violenza ci piace", presa di mira la panchina rossa

Vergognoso imbrattamento poche ore dopo la celebrazione del 25 novembre.

"La violenza ci piace", presa di mira la panchina rossa
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Non erano passate neppure 48 ore da quando le studentesse dell'istituto Milani avevano organizzato venerdì un flash mob davanti alla panchina rossa di via Manzoni in occasione del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne. Il giorno successivo una cittadina ha ritrovato sulla targa della panchina la scritta "La violenza ci piace".

Atto vandalico

A segnalare l’atto vandalico è stata appunto una cittadina sui social e così ne è venuta a conoscenza anche il sindaco Alessia Borroni. "Appena ho appreso la notizia sono rimasta senza parole. Continuo a domandarmi perché: è un gesto che non ha spiegazione logica. Se qualcuno lo scrive per scherno è perché dentro di sé ha qualcosa. Peccato ci siano persone che stiano così male con se stesse - afferma - Il problema non è l’atto e cambiare la targa spendendo soldi pubblici, il problema è che la scritta è sul simbolo per eccellenza contro la violenza sulle donne. Già il mazzo di fiori che era stato posato sulla panchina era sparito prima di venerdì sera e nemmeno 24 ore dopo ecco anche la frase sulla targa. Sono segni di fallimento della nostra società". La targa sarà sostituita, ma nel frattempo, dalle telecamere, non si è riusciti ad individuare il colpevole.

Flash mob delle ragazze del Milani

L'amara scoperta è avvenuta sabato 26 novembre. Neppure 24 ore prima, nella mattinata di venerdì, le studentesse del laboratorio teatrale dell'istituto Milani dirette da Marcello Sinigaglia avevano organizzato un flash mob ispirato a un testo di Alda Merini nei pressi della panchina rossa dove era stato deposto un mazzo di fiori. Un evento sentito, a cui avevano partecipato le istituzioni politiche cittadine, i rappresentanti delle Forze dell’ordine, la dirigente Maria Alberti dell’Istituto Milani e tanti studenti e studentesse della scuola Da Vinci. "Il femminicidio è una tragedia contemporanea che coinvolge donne senza nome. Noi donne dell’Istituto Milani siamo qui per dare speranza e voce alle nostre sorelle e per ricordare coloro che sono cadute per mano di uomini", era stato il messaggio delle ragazze.

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