Oggi in campo

"L'Ac Renate è come tutti noi: laurà, laurà e laurà"

I complimenti di un tifoso speciale delle Pantere: il sindaco Matteo Rigamonti

"L'Ac Renate è come tutti noi: laurà, laurà e laurà"
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Oggi, domenica 28 febbraio 2021, il Renate sfida allo stadio "Città di Meda" il Piacenza. Calcio d'inizio alle 15. Intanto, per le Pantere nerazzurre sono arrivati i complimenti di un tifoso speciale: il sindaco di Renate Matteo Rigamonti.

Il sindaco scambiato per il presidente

Ci aveva pensato il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano in odore di papato, a far conoscere all’Italia e non solo il nome della «sua» Renate, dove tutti continuavano a chiamarlo semplicemente don Dionigi.
Oggi - con le dovute differenze - è l'Ac Renate a portare in alto il nome del comune, con giornali e televisioni nazionali conquistati dalla favola della «piccola» in lotta per la serie cadetta (favola, attenzione, e non miracolo che è un termine che va di traverso al presidente Gigi Spreafico: «Qui nulla avviene per caso, sono ormai oltre dieci anni che stiamo facendo belle cose in questa categoria, solo attraverso il duro lavoro ed una seria programmazione», aveva dichiarato al Giornale di Carate il 26 gennaio scorso).
Se ne è accorto già da qualche tempo il sindaco Matteo Rigamonti.
«Viaggiando per lavoro mi è capitato di raccontare a chi incontravo in giro per l’Italia di essere il sindaco di Renate, pensando che i miei interlocutori non avessero la minima idea di dove si trovasse. Invece mi sono sentito più volte rispondere: Renate? Certo, conosco il Renate Calcio. E’ successo anche che mi confondessero con il presidente della società...».

Una notorietà che emoziona

«Mi emoziona sentire così tanto parlare della squadra, mi riempie di orgoglio. Ma non chiedetemi pareri sul gioco perchè, devo ammetterlo, non sono un grande intenditore di calcio...», ha detto il sindaco di Renate.
Tra gli scranni della maggioranza in Consiglio comunale, infatti, è il leghista Davide Sironi, delegato della Giunta a Sport, Tempo libero ed Eventi, il tifoso più scatenato delle «Pantere», fedele ai colori nerazzurri sia nella buona che nella cattiva sorte, come solo i veri sostenitori sanno essere.
«Credo che la società di Citterio e Spreafico sia lo specchio del nostro territorio e della Brianza intera. Le sue radici sono qui da noi, così come chi compone lo scheletro della struttura societaria è del paese - ha proseguito il primo cittadino - Tutto questo si rivede nel loro modo di andare avanti: poche parole e laurà, laurà, laurà (lavorare, lavorare, lavorare, ndr)».
C’è la cavalcata della prima squadra che gonfia il petto ma Rigamonti non dimentica il ruolo sociale del settore giovanile.
«L’Ac Renate è uno straordinario incubatore di nuovi talenti e offre ai ragazzi la possibilità di crescere in un ambiente sano. Il lavoro portato avanti è molto importante».

L'incoraggiamento dei vecchi "nemici"

Anche nella vicina Veduggio con Colzano si fa il tifo per la «Pantere». Nonostante la storica rivalità tra i due comuni. Lo sa bene il vicesindaco e assessore allo Sport Augusto Degli Agosti. Da calciatore in erba della giovanili del Veduggio, era stato tra i protagonisti di un infuocato derby.
«Mi ero pure beccato un’espulsione, tanto sentivo la partita...», ha raccontato.
Da questa estate i veduggesi sono rimasti orfani dell’Asd Veduggio Calcio e sostenere i vicini di casa si è fatto così meno amaro. Anche perchè dal 10 agosto - in seguito alla fine della bella avventura dei neroverdi - i campi di calcio e gli spogliatoi del centro sportivo di via Dell’Atleta sono stati dati in gestione dal Comune all’Asd Calcio Renate Giovani per un anno, con la possibilità di prorogare il termine di un altro biennio.
«Una collaborazione che si è rivelata positiva e che sta risolvendo diverse problematiche legate alle strutture sportive, nonostante la pandemia abbia limitato le presenze», ha sottolineato Degli Agosti.
«Spero che il Renate continui la sua cavalcata ed insieme che a Veduggio torni a crearsi qualcosa a livello societario. Certe rivalità ci sono e ci saranno sempre - ha concluso - Ma, soprattutto in questo periodo in cui le risorse economiche sono sempre meno, ben vengano società serie come quella nerazzurra per risollevare le sorti del calcio locale e non solo».
E, allora, forza «Pantere».

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