L'addio ad Alessandro Cianci, giovedì, nella Sala del Regno
Il giussanese era caduto in scooter mentre andava a lavoro
Si svolgeranno giovedì 11 gennaio a Seregno, nella Sala del Regno, i funerali di Alessandro Cianci, 39 anni di Giussano.
Funzione religiosa a Seregno
A distanza di una settimana dalla tragica caduta in scooter, familiari e amici di Alessandro Cianci, potranno tributargli l'ultimo saluto, giovedì 11 gennaio, alle 10.30, nella sala del regno di Seregno. La famiglia saluterà il proprio caro con una funzione funebre e un discorso di commiato. Al termine il trasferimento della salma al cimitero di Giussano.
L'incidente mercoledì scorso ad Alzate
Il 39 enne di Giussano, lo scorso mercoledì 3 gennaio, aveva perso il controllo della moto ed era caduto sul marciapiede, in via IV Novembre ad Alzate. Tutto è successo poco dopo le 14. Il giussanese avrebbe fatto tutto da solo: sarà l’autopsia, disposta nella giornata di venerdì 5 gennaio, dal magistrato, ad accertare le cause dell’incidente, riconducibili con tutta probabilità a un improvviso malore. Da quanto è stato ricostruito, Cianci avrebbe perso il controllo della moto e sarebbe caduto contro il cordolo del marciapiede, picchiando violentemente la testa.
I ricordi della famiglia
La terribile notizia è arrivata nella casa dei genitori in via Battaglione Edolo a Giussano come un macigno.
«Per il suo lavoro, Alessandro era spesso in giro sul territorio, si muoveva con lo scooter per essere più comodo: mercoledì era uscito per un lavoro insieme al cugino con il quale ogni tanto collabora, si stava spostando tra un cantiere e l’altro, quando è successo l’ incidente - ha spiegato il papà - Era appena rientrato dalla montagna, dove aveva trascorso qualche giorno di vacanza e riposo per le festività natalizie».
La montagna gli piaceva molto; il fratello ha ricordato che sciava e amava fare snowbord.
«Alessandro amava stare con gli amici, era una persona molto socievole e aperta, dialogava con tutti. Era generoso e disponibile, un grande lavoratore, un fabbro artigiano, amava definirsi, molto meticoloso e preciso nel suo lavoro", ha raccontato Ivan.