Ladri al centro anziani di Paina: svuotata la cassa
Hanno approfittato della chiusura estiva della sede portandosi via il fondo cassa
Colpo durante la chiusura estiva del centro anziani «Il Galletto» di Paina di Giussano: ignoti hanno aperto il cancello della sede e forzato due porte per entrare e portarsi via i soldi nella cassa.
L'amara sorpresa al rientro delle vacanze
Brutte sorprese per gli anziani del centro «Il Galletto, al rientro dalla vacanze: presidente e soci hanno trovato le serrature delle porte scassinate e la cassa svuotata. Molta l'amarezza tra i soci del gruppo di via IV Novembre, a Paina.
Sono state forzate due porte
La struttura è rimasta chiusa per il periodo estivo, dal 7 al 18 agosto: una decina di giorni di vacanze che hanno però riservato una spiacevole sorpresa al rientro. Alla riapertura, lunedì pomeriggio 19 agosto, si sono accorti che il cancello di ingresso era stato aperto, senza però lasciare segni di scasso e poi, varcando la porta di ingresso si sono resi conto che qualcuno era entrato forzando due porte e svuotato la cassa.
«Purtroppo ci siamo ritrovati dopo la pausa estiva, con questa spiacevole sorpresa - ha spiegato il presidente, Angelo Barni - hanno aperto il cancello che è sempre chiuso a quattro mandate senza danneggiarlo e poi sono entrati usando delle porte di servizio che portano all’ufficio. Hanno forzato la serratura e una volta all’interno hanno scassinato la cassa, dove teniamo le monetine per il resto, che avevamo lasciato - prima di partire - in un armadio chiuso a chiave e si sono portati via tutto. Circa una novantina di euro».
Anziani amareggiati
Lo spiacevole episodio ha lasciato gli anziani de «Il Galletto» davvero basiti e molto amareggiati.
«E’ la prima volta che ci succede una cosa del genere, nessuno mai, prima d’ora si era intrufolato per rubare - continuano i soci - abbiamo subito avvisato il Comune e poi sporto denuncia ai Carabinieri».
Il centro anziani di Paina è un punto di incontro per molti della frazione, abituati a frequentarlo tutti i giorni, una sorta di seconda famiglia, luogo di incontro e di svago per circa una novantina di soci che si auto finanzia e si auto gestisce.