Ladri di biciclette maldestri colti sul fatto e arrestati

E' accaduto ad Agrate: sono tre giovani di Concorezzo.

Ladri di biciclette maldestri colti sul fatto e arrestati
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Ladri di biciclette maldestri colti sul fatto. Vista l'ora e il tipo di furto credevano fosse un gioco da ragazzi. Ed invece non avevano fatto i conti con i carabinieri, in servizio notturno, che hanno notato il loro fare sospetto e li hanno costretti ad una fuga finita con una caduta rovinosa e l'arresto.

Colti sul fatto da una pattuglia dei carabinieri

E' quanto accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì in pieno centro ad Agrate. Poco dopo le 2 una pattuglia della stazione cittadina stava transitando lungo via Mazzini. Ad un certo punto i due militari a bordo hanno notato in lontananza tre ragazzi che provenivano da un palazzo in sella a tre biciclette. Uno dei tre, però, ne portava una quarta a mano. I carabinieri, insospettiti, hanno accelerato. A quel punto i giovani si sono accorti della presenza della pattuglia e hanno incominciato a pedalare come forsennati nel tentativo disperato di seminare la pattuglia. Da via Mazzini hanno svoltato in via don Galbiati. Qui, però, il giovane che portava a mano anche l'altra bici, ha sbandato ed è finito rovinosamente a terra, mentre i complici si sono dileguati verso via don Cantini.

I complici nascosti tra le auto in sosta

A quel punto uno dei due militari ha bloccato a terra il ciclista caduto, mentre il collega ha proseguito a piedi fino a raggiungere via don Cantini. Forte della sua esperienza, al militare è bastato veramente poco tempo per scovare gli altri due nascosti tra le auto in sosta. I tre giovani, messi alle strette, hanno ammesso di avere rubato la bicicletta portata a mano, del valore di alcune centinaia di euro, dopo aver rotto il lucchetto della catena con cui era assicurata alla recinzione del condominio di via Mazzini da dove erano stati visti allontanarsi. Si tratta di tre ragazzi di Concorezzo di 20, 21, e 22 anni,  italiani, incensurati, disoccupati.

Pesante condanna

Una bravata che è costata loro carissima. Avendo infatti agito insieme, ai tre oltre al furto è stata anche contestata l'aggravante del concorso. Comparsi nella mattinata di ieri, giovedì, davanti al giudice del Tribunale di Monza per il processo per direttissima sono stati condannati  4 mesi di reclusione ciascuno e 150 euro di  multa, pena sospesa.

La bici è stata restituita al legittimo proprietario, residente nel palazzo alla cui cancellata era stata legata con la catena rotta dai tre ladri. Nel cestino della bici di uno dei tre concorezzesi sono state trovate chiavi inglesi e attrezzi da scasso.

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