Ladri scatenati al cimitero: «Microchip nei vasi contro i furti»
I cittadini esasperati dalle razzie ricorrono a strategie per pizzicare i furfanti. L’assessore: «Problema noto, presto le telecamere».

Furti a raffica nei cimiteri di Carate Brianza, specie in quello del capoluogo, dove adesso qualcuno sta pensando di posizionare addirittura dei microchip all’interno di vasi e ciotole.
Razzia al cimitero di Carate Brianza
«Non siamo più liberi di poter portare un fiore ai nostri cari: ma è possibile?», racconta con rabbia al giornale una donna vittima, per la terza volta in pochi mesi, della ignobile razzia sulla tomba del marito defunto.
L’ennesimo furto per lei, che ha condiviso con altri cittadini, a loro volta finiti più volte nel mirino della banda «manolesta» che, da tempo ormai, entra in azione per far sparire vasi, piantine o intere ciotole.
«Deve esserci un mercato dietro - aggiunge la vittima - Non si spiega altrimenti come si possa arrivare a rubare un vaso del valore di meno di una decina di euro lasciando sulla tomba la pianta con la terra...», racconta la donna derubata.
Se qualcuno si è rassegnato, altri però non intendono affatto farlo e si appellano nuovamente al Comune e a chi è chiamato a sorvegliare sulla sicurezza di un luogo sacro e violato in continuazione. L’ultima trovata è quella pensata da chi ha deciso persino di ricorrere alla tecnologia nascondendo un microchip, munito di localizzatore satellitare, all'interno delle piantine posate sulle tombe per provare a smascherare i ladri.
L'assessore: Presto le telecamere
«Il problema è purtroppo noto, non solo a Carate Brianza, ma accomuna tutti i luoghi sacri di diverse città spesso ubicati in zone periferiche e più isolate - spiega l’assessore alla Sicurezza, Fabio Cesana - Proprio per questo, a novembre, in occasione dell’approvazione del Bilancio previsione 2025, abbiamo stanziato risorse per 50 mila euro per il posizionamento e l’implementazione delle telecamere interne ed esterne al camposanto, che verranno collegate alla centrale ubicata al comando di Polizia locale. Nei giorni scorsi è stata definita la determina, che di fatto poi consentirà l’affidamento dei lavori e l’intervento. Le telecamere non risolveranno di certo radicalmente questa ignobile piaga, ma riteniamo che siano uno strumento davvero importante in termini di prevenzione...».