L'alveare in Tribunale... per fortuna senza api
Alla sbarra per ricettazione c'è un monzese di 69 anni, il derubato è di Giussano.

L'alveare in Tribunale... per fortuna senza api. Alla sbarra un 69enne di Monza, che è accusato di ricettazione.
L'alveare in Tribunale.
Anche un alveare può diventare oggetto di contestazione in tribunale. E’ successo la scorsa settinana a Monza. Sì perché persino la “casa” delle api può finire nel bottino di un malintenzionato. Bottino tra l'altro di un certo valore, considerando le grandi possibilità di guadagno che i professionisti del settore potrebbero ottenere sfruttando il business del miele.
Da Giussano a Monza
La curiosa vicenda è approdata in tribunale a Monza, davanti al giudice monocratico Simona Caronni. Secondo la ricostruzione della procura il responsabile della ricettazione è un 69 anni domiciliato a Monza. La parte offesa nel procedimento è invece un uomo di 55 anni di Giussano. Un apicoltore che il 21 gennaio del 2017 aveva denunciato il furto dell’alveare con ben 200mila api. Un bene molto prezioso per la parte offesa, oltre che una fonte di guadagno considerevole. L’alveare, infatti, era scomparso misteriosamente. Qualcuno, alla cui identità non si è per il momento risaliti, glielo avrebbe soffiato dalla propria attività. Poco tempo dopo però l'alveare rubato è apparso su un sito internet di vendite online e a seguito di alcuni controlli dei carabinieri è emerso che l’alveare scovato nella disponibilità dell’imputato, era proprio quello sparito dal giardino dell'apicoltore di Giussano. Una scoperta che ha messo nei guai l’imputato che ora sta rispondendo in aula di ricettazione.
Le circostanze della vicenda potranno essere chiarite meglio nelle prossime udienze, visto che il processo è stato aggiornato al prossimo novembre. Nell'occasione verranno ascoltati anche diversi testi.