Il lutto

L'Anpi di Cesano Maderno piange Rosetta Santambrogio

Dedicò gran parte  della sua vita a combattere il fascismo e le ingiustizie e  a tenere viva la memoria del fratello.

L'Anpi di Cesano Maderno piange Rosetta Santambrogio
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L’Anpi di Cesano Maderno si unisce al dolore dell'Anpi di Casale Monferrato e piange Rosetta Santambrogio. Sorella del partigiano Luigi, trucidato a 17 anni insieme ai suoi compagni della Banda Tom, ha dedicato la sua vita alla testimonianza. Aveva 98 anni.

Cesano Maderno, Rosetta Santambrogio

L'Anpi di Cesano Maderno piange Rosetta Santambrogio

Nata a Cesano Maderno nel 1923, Rosetta Santambrogio era ancora una ragazzina quando con la famiglia si trasferì a Casale Monferrato, in Piemonte, dove il padre Paolo e la mamma Virginia avevano aperto un negozio di prestigiosi mobili brianzoli. “La sua vita cambiò drasticamente il 15 gennaio 1945, giorno in cui dovette riconoscere, in mezzo alla neve impastata di fango e di sangue, la salma del fratello Luigi, che era stato fucilato dai nazifascisti e finito con un colpo di pistola alla nuca - racconta Valentina Tagliabue, presidentessa dell'Anpi di Cesano Maderno - Per riavere il suo corpo martoriato dai proiettili, Rosetta si recò dal comandante della Guardia nazionale repubblicana che, senza togliere gli stivali da sopra la scrivania, le rispose: 'E’ già tanto se a quel senza Dio diamo un posto al cimitero, meriterebbe di essere gettato nel Po'".

Una vita a combattere il fascismo e le ingiustizie

Nel dopoguerra Rosetta Santambrogio fondò il Comitato unitario antifascista di Casale Monferrato, di cui per anni fa la presidentessa, e s’impegnò per mantenere viva la memoria dei partigiani uccisi dai nazifascisti. Fiera combattente, è stata anche presidentessa della sezione casalese dell’Associazione nazionale familiari dei Caduti per la Libertà e membro del direttivo della sezione Anpi. La storia della cesanese che ha dedicato gran parte  della sua vita a combattere il fascismo e le ingiustizie e  a tenere viva la memoria del fratello è stata ricordata nella mostra "Bella ciao. Storie di antifascismo e di Resistenza cesanese" allestita da aprile a giugno a Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno su iniziativa dell'Anpi cittadina.

 

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