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Lascia la casa comunale, i genitori la occupano abusivamente: intervento della Polizia Locale

Gli agenti hanno applicato il «Decreto sicurezza», che velocizza la procedura di riappropriazione dell’immobile

Lascia la casa comunale, i genitori la occupano abusivamente: intervento della Polizia Locale
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Era riuscita a comprare casa e per questo avrebbe dovuto abbandonare l’appartamento comunale, un bilocale nello stabile di via Scultori Fantoni a Meda, che le era stato assegnato da qualche tempo. Ma invece di lasciarlo libero per chi era in graduatoria e attendeva un alloggio, l’inquilina, una donna albanese di mezza età, ha pensato bene di piazzarvi gli anziani genitori, che di fatto da diversi mesi lo occupavano abusivamente.

Lascia la casa comunale, i genitori la occupano abusivamente: intervento della Polizia Locale

Una situazione che ha portato all’intervento degli agenti della Polizia Locale, che hanno applicato quanto previsto dal «Decreto sicurezza» e velocizzato l’operazione di riappropriazione dell’immobile da parte del Comune. L’operazione, coordinata dal vicecommissario Celestino Auteri e conclusasi nei giorni scorsi, ha permesso di regolarizzare la situazione e di consentire l’eventuale assegnazione dell’appartamento a chi ne aveva fatto richiesta ed è in graduatoria.

L’intervento della Polizia Locale è partito dalla querela presentata da una dipendente comunale dell’Ufficio Servizi sociali, che denunciava l’occupazione abusiva del bilocale in questione. Un appartamento che era stato assegnato regolarmente a un’inquilina che ne aveva fatto richiesta ma che nel frattempo era riuscita a prendere casa e quindi avrebbe dovuto riconsegnarlo al Comune, in modo da destinarlo ad altri cittadini bisognosi.

E invece nel bilocale ci erano andati a vivere i genitori della donna, senza che fossero in graduatoria. Gli agenti hanno quindi applicato quanto previsto dalla legge 80 del 9 giugno 2025, il cosiddetto «Decreto sicurezza», che introduce una procedura accelerata per la reintegrazione del possesso in caso di occupazione abusiva di immobili. Il decreto prevede infatti che la Polizia giudiziaria, dopo aver accertato l’occupazione abusiva, possa ordinare il rilascio immediato dell’immobile e reintegrare il proprietario nel possesso. In caso di resistenza, la procedura prevede un intervento di sgombero coattivo, con convalida da parte del pm e del giudice.

A complicare la situazione, nel caso in questione, c’era però il fatto che per alcuni periodi gli inquilini non si trovavano in casa, anche se da diversi elementi, come i panni stesi ad asciugare, gli agenti hanno dedotto che l’appartamento fosse effettivamente utilizzato. Dopo un tentativo da parte di un fabbro, la porta è stata aperta dai Vigili del Fuoco, per consentire il cambio di serratura e di chiavi, in modo che gli «abusivi» non possano più accedervi. Su porta e finestra è stato appeso il cartello che indica che «su questo immobile è stata eseguita procedura di reintegrazione nel possesso». L’atto è stato trasmesso al pm ed entro dieci giorni arriverà al gip. La Polizia Locale notificherà agli inquilini l’avviso di liberare l’appartamento entro dieci giorni. Lo sgombero verrà effettuato alla presenza degli agenti, che provvederanno ad aprire il bilocale e, una volta che sarà liberato, a richiuderlo. Le nuove chiavi attualmente sono custodite nell’Ufficio servizi sociali.

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