Lavoravano in nero e prendevano il reddito di cittadinanza

Due cittadini italiani, residenti a Valbrona e Bellagio (nel Comasco) sono stati denunciati alla Procura della Repubblica.

Lavoravano in nero e prendevano il reddito di cittadinanza
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Lavoravano in nero e prendevano il reddito di cittadinanza. Lo raccontano i nostri colleghi del quotidiano online GiornalediComo.it

Lavoravano in nero e prendevano il reddito di cittadinanza

Due cittadini italiani, residenti a Valbrona e Bellagio, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica in quanto, pur percependo il reddito di cittadinanza sono stati trovati intenti a lavorare "in nero" presso degli esercizi commerciali di Bellagio e Canzo, nel Comasco.

Lo raccontano oggi i nostri colleghi del quotidiano online GiornalediComo.it. I due soggetti sono stati individuati nell'ambito di numerosi controlli effettuati dai finanzieri della Compagnia di Erba.

Controlli che hanno portato a scoprire in totale sei lavoratori in nero, di cui due appunto percepivano il redditto di cittadinanza.

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Non è il primo caso

Solo la scorsa settimana i finanzieri hanno portato alla luce un altro caso di lavoro in nero, mentre la madre percepiva la pensione di cittadinanza. E' accaduto a conclusione di un controllo effettuato nei confronti di un commerciante residente a Opera, in provincia di Milano: le Fiamme Gialle hanno rilevato la presenza di un lavoratore in nero in quanto mai formalmente assunto. La madre di quest’ultimo però, nel marzo 2019, aveva presentato la domanda per accedere a un sussidio di 776 euro, relativo ai mesi di aprile, maggio e giugno.

Nella domanda, però, la donna aveva inserito il figlio tra i componenti del nucleo familiare, circostanza che, vista l’irregolarità del rapporto lavorativo, comporta la decadenza del beneficio, così come previsto dall’art. 7, comma 5 del D.L. 4/2019, istitutivo del reddito e pensione di cittadinanza.

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Cameriera lavorava "in nero" nel Lecchese

A inizio luglio, nel Lecchese, è stata scoperta una cameriera che lavorava "in nero" e intanto percepiva il reddito di cittadinanza. A fare la “scoperta” sono stati i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecco che hanno controllato un ristorante in Valsassina.

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Aveva fatto richiesta del reddito fornendo documentazione non valida

Nel mese di giugno invece un altro caso: quello di un 40enne di Carbonate, nel Comasco, che aveva chiesto i soldi per il Reddito di Cittadinanza, destinato ai disoccupati, ma intanto un impiego ce l’aveva già, in nero. L’uomo è stato denunciato per indebita presentazione della richiesta di Reddito di Cittadinanza dato che, anche se questa non era stata poi accolta, aveva fornito una documentazione non valida. Rischia ora di dover rinunciare al diritto al sussidio per 10 anni. Il datore di lavoro, invece, sarà sanzionato.

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