Le imprese continuano a soffrire: un incontro per parlare di possibili soluzioni

Delle problematiche connesse alle difficoltà nel fare impresa dopo 10 anni di crisi si è discusso sabato pomeriggio al Centro civico di San Rocco

Le imprese continuano a soffrire: un incontro per parlare di possibili soluzioni
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Le imprese continuano a soffrire: un incontro per parlare di possibili soluzioni

C’è chi ha dovuto licenziare tutti i dipendenti, chi si è visto ridurre le commesse del 60 per cento nel giro di pochi mesi. Chi, nonostante tutto, resiste e chi, esasperato, sottolinea come gli italiani debbano guardare un po’ di più ai cugini d’oltralpe che («episodi di violenza a parte; quelli ovviamente sono da condannare») quando si arrabbiano lo dimostrano, tanto da costringere il Governo a rovinosi dietro front.

Delle problematiche - e delle possibili soluzioni - legate agli imprenditori e alle partite Iva che, dopo 10 anni di crisi, ancora riescono a operare sul mercato, si è discusso sabato pomeriggio al Centro civico di San Rocco, a Monza. Un incontro organizzato da A.I.Bi.M., Ramo etica e banche, onlus a tutela del credito e della finanza etica e che ha visto la partecipazione di diversi impresari del territorio.

Ad aprire i lavori, Giulia Berruti, imprenditrice monzese. «Provengo da una famiglia di imprenditori e so bene quali siano le difficoltà - ha esordito - Il problema è che, nonostante tutto si fatica a rimanere uniti. Ci avevamo provato tempo fa, ma alla fine ognuno è andato per la sua strada. Da soli non si può certo andare lontano». Dichiarazioni a cui hanno fatto eco le parole di Antonella Lattuada, titolare insieme ai fratelli di una piccola azienda metalmeccanica fondata dal padre nel ‘67. «All’inizio della crisi, ormai dieci anni fa, abbiamo visto annullare di colpo il 60 per cento degli ordini - ha spiegato - Un crollo vertiginoso, verificatosi in pochissimo tempo. Abbiamo reagito cercando nuovi clienti e diversificando la produzione, pur rimanendo nel nostro settore, ma il fatturato era decisamente più basso rispetto agli anni precedenti».

Una situazione che accomuna migliaia di imprenditori in tutto il Paese. «Sono dieci anni che combattiamo contro un sistema che sembra fare di tutto per far sparire le piccole e medie imprese - ha proseguito Lattuada - Quelle stesse pmi di cui tanto si parla e che tutti concordano nel dire che tutti concordano nel ritenerle l’ossatura economica del Paese. Ebbene, il Governo e le banche non fanno nulla per sostenere questo perno fondamentale. Anzi, col credit crunch ci hanno messo con le spalle al muro. Noi il nostro dovere di contribuenti lo facciamo versando le tasse che dobbiamo. Ma dobbiamo essere tutelati».
E conclude riprendendo quanto detto da Berruti, ovvero che da soli non si va lontano. «Bisogna essere uniti e portare le nostre istanze al governo».

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