Le proposte di ImmaginArcore per la Villa Borromeo

Un documento di cinque pagine che verrà protocollato lunedì in Municipio e che vi proponiamo in anteprima e in maniera integrale

Le proposte di ImmaginArcore per la Villa Borromeo
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"Lasciate perdere la fumettistica parodia del più scontato populismo contro la sottoscritta (Rosalba Colombo, ndr) e l’Amministrazione e fatela una proposta ogni tanto!". LEGGI QUI

Partendo dall’appello lanciato nei giorni scorsi dal sindaco Rosalba Colombo dalle pagine del nostro Giornale in merito al recupero di Villa Borromeo, non si è fatta attendere la contro replica della civica «ImmaginArcore».

Un documento integrale che vi proponiamo in anteprima

ll sodalizio, guidato dal consigliere comunale Carlo Zucchi lunedì protocollerà un documento riguardante osservazioni e proposte per la destinazione della Montagnola. Si tratta di una analisi approfondita, che noi riusciamo a proporvi di seguito e in anteprima, che comprende criticità, destinazione della struttura, carenze, sostenibilità economica e gestione della Villa Borromeo.

Ecco il documento predisposto da ImmaginArcore

Alla cortese attenzione del Sindaco di Arcore
Rosalba Colombo

Oggetto: Osservazioni e proposte per la destinazione e la gestione del patrimonio storico e architettonico
di proprietà pubblica, rappresentato dalla Villa Borromeo. Questo documento ha la finalità di contribuire alla valorizzazione della Villa Borromeo, individuando criticità, ritardi e potenzialità del progetto messo in atto dall'Amministrazione Comunale. Abbiamo da sempre condiviso la scelta del recupero della struttura ma abbiamo sempre dichiarato che il recupero conservativo dovesse rappresentare prima di tutto non una nuova spesa ma un investimento sulla città.

"Le nostre critiche attengono"

- all'assenza nella definizione di destinazioni d’uso tali da trasformare l'operazione in un volano economico e culturale per la città,
- alla mancanza di un progetto di gestione presente e futura della struttura, aggravato dall'assenza del pur
minimo coinvolgimento della città e dei cittadini sulla gestione e sui destini,
- al mancato completamento del progetto nella parte riguardante l’accessibilità della Villa, dai parcheggi ai
percorsi per raggiungerla.

"Destinazione della struttura"

"Abbiamo chiesto sin da subito che essa rapresentasse il volano economico e culturale in grado di conferire
un valore aggiunto alla vita della città. Perchè ciò accada occorre che intervengano alcuni fattori quali:
- destinazioni d’uso che ne facciano un centro vitale, che richiamino persone in grado di trovare nella città
un luogo attraente e che quindi procurino in essa ricadute positive in termini di presenza o passaggio;
- trasformazione del luogo in un polo attrattivo per l'impresa locale e del territorio, attraverso una
promozione capillare che ne valorizzi il prestigio, soprattutto per la presenza di servizi qualitativamente
eccellenti per gli eventi;
- la possibilità di diventare il cuore pulsante delle associazioni cittadine, facilitando gli accessi a tutti, anche
per ciò che riguarda le tariffe, la programmazione delle iniziative e la disponibilità degli spazi riservati.
Consideriamo totalmente inopportuna la destinazione d’uso per uffici del livello superiore della Villa, per
quanto localmente importante, come quelli per l’ente Valle del Lambro.
L'operazione ci sembra più che altro frutto di superate logiche politiche di scambio tra soggetti istituzionali.
Anche sul piano del rapporto costi-benefici non ci pare la soluzione più proficua per un investimento di 18
milioni di euro.

"Più nel dettaglio"

- In merito all'aspetto culturale crediamo sia necessario lavorare per trovare un'identità precisa alla Villa,
puntando non a destinazioni generiche ma a soluzioni capaci di attribuirgli una nitida riconoscibilità,
tenendo inoltre in considerazione l'ubicazione della nostra città, così vicina a Milano ed a un grosso centro
urbano come Monza.
- Nelle prime fasi del recupero conservativo ponemmo all'attenzione dei cittadini un'idea che titolammo
“Dall'ombra alla luce”. L'Italia è ricchissima di opere d’arte e reperti archeologici che è difficile ammirare
perchè tuttora riposti nei magazzini di moltissimi musei italiani.
Spesso si tratta di opere di grande valore. A noi sembra un'idea che conservi pienamente la sua validità e
che comunque contenga un'indicazione su soluzioni che si potrebbero percorrere operando scelte
“selettive”, non relegando ai soli spazi dell'ipogeo le future funzioni espositive.
- In merito invece all'utilizzo della Villa Borromeo per iniziative a carattere privato sarà necessario un grande
sforzo di informazione e promozione che non è ancora iniziato.
- Le associazioni no profit cittadine e non solo devono risultare le normali fruitrici degli spazi, certamente
non solo per la quotidianità, ma soprattutto per gli eventi più importanti. I costi di accesso, differenziati tra
associazioni locali e non, devono risultare più contenuti rispetto a quelli previsti e fissati da programmazioni
e regole chiare, anche per evitare di precipitare in frequenti diatribe sulla concessione o meno del
patrocinio comunale.
- Va trovato il giusto equilibrio tra assegnazioni a funzioni pubbliche e private degli spazi, ponendo
attenzione ad evitare vincoli troppo lunghi o permanenti, come la vicenda relativa alle scuderie ci insegna.
In merito a questi aspetti abbiamo posto in appendice alcune concrete annotazioni.

"Carenze"

Sin dal primo momento in cui è iniziato il recupero conservativo sono stati trascurati alcuni servizi indispensabili, forse per contenere costi che si palesavano già imponenti in rapporto alle finanze comunali. Ebbene al problema parcheggi va data risposta, così come a quello dell’accessibilità ai disabili, accessibilità difficoltosa per la collocazione della struttura posta sopra un pendio e raggiungibile solo grazie ad unastrada sterrata per altro scarsamente illuminata.
- Se si pensa ad esposizioni di opere d'arte importanti è necessario pensare a sistemi ad elevato grado di sicurezza, riteniamo imprescindibile garantire un servizio di custodia permanente all’interno della struttura.
- Non risulta che siano stati condotti approfondimenti in merito su soluzioni di questo tipo, altre realtà fanno affidamento su una organizzata rete di volontari per alcune funzioni di accesso e cura, soluzioni che possono garantire alcuni servizi necessari all’utilizzo.

"Sostenibilità economica"

L'impegno per l'Amministrazione Comunale e quindi per la comunità locale è veramente rilevante.
Senza un progetto chiaro e concreto si rischia di sottrarre troppe risorse alle spese correnti che dovrebbero
invece essere destinate ai servizi, agli investimenti e alle priorità. Il debito è stato ridimensionando grazie a ingenti liquidazioni in conto capitale, l’amministrazione ad oggi ha già anticipato circa cinque milioni di euro e per disporre di maggior liquidità si è proceduto anche ad utilizzare risorse per estinguere mutui e prestiti, con le relative penali per la chiusura anticipata deicfinanziamenti . Va usata intelligenza e va compiuto il massimo sforzo intellettuale per garantire piena sostenibilità economica a questo recupero immaginando una ampia pluralità di destinazioni.
Vanno pure sperimentate forme nuove di coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni, puntando sul
contributo di tutte le competenze del territorio. Perché queste operazioni abbiano credibilità, occorre che i cittadini diventino i principali interlocutori, comprendano il lavoro e lo sforzo necessario.cPer essere chiari, siamo favorevoli ad un prezzo di ingresso per gli eventi come in tutti i musei e le villecstoriche ma non siamo d’accordo a tariffe per la visita al patrimonio recuperato, i cittadini sono già staticchiamati a contribuire e non in maniera generica, ma direttamente anche attraverso un'imposizione fiscaleclocale che è già molto alta. Per questo riteniamo ragionevole concedere agli Arcoresi l'ingresso gratuitocsoprattutto se la visita può essere organizzata in concomitanza ad eventi organizzati dalle associazioni delcterritorio. Non sarà l'introito derivante da questi accessi a mutare il quadro economico.

"Gestione di Villa Borromeo"

Finora si è assistito più che altro ad annunci, sono passati tre anni dall’inizio dei lavori e, a 6 mesi dalla fine
dei lavori di restauro, non si hanno progetti avanzati, l’amministrazione aveva ipotizzato la creazione di una
fondazione dedicata allo scopo, adesso sembra intenzionata a percorrere altre strade con società
specializzate e private. In realtà, al momento si nota tanta propaganda e poche certezze.
Poichè non ci pare che questo atteggiamento abbia prodotto fino ad oggi risultati positivi, proponiamo che
finalmente si cambi metodo e ci si apra finalmente al contributo dei cittadini, in termini di idee, di proposte
ed anche di progetti veri e propri, non riducibili a mere suggestioni o a stravaganti soluzioni.
Una strada, capace di segnare una svolta, potrebbe essere quella della creazione di un “gruppo” aperto alla
partecipazione di associazioni e singoli cittadini, coordinato da un soggetto delegato dall'Amministrazione
Comunale e che abbia come scopo, in tempi abbastanza stretti, la raccolta appunto di idee, proposte e
progetti, riguardanti destinazioni d’uso e governance. Insomma una specie di “Think Tank” che, al termine
del suo operato, indichi un primo concreto e solido percorso.
Anche perchè, qualsiasi governance dovrà trovare in una chiara e dettagliata convenzione, le linee guide per
un ambizioso progetto economico, sociale e culturale.
Accompagniamo queste considerazioni di carattere generali con le nostre prime concrete proposte, le prime
aperte alle valutazioni di questa amministrazione e di tutti i cittadini che vorranno contribuire a scrivere una
nuova storia.

"Proposte: Cosa manca ancora"

1 Manca un parcheggio adeguato ad accogliere i visitatori, é necessario quindi attivarsi
per riqualificare il parcheggio dell'area ex Apollo, realizzando un autosilo interrato e una nuova e verde
piazza che metta in comunicazione le due ville di delizia del nostro paese
2 Manca un sistema o un mezzo adeguato di accessibilità alla Montagnola per i disabili e per chi ha difficolta
motorie, tutti devono poter raggiungere e accedere alla Villa, deve essere garantito inoltre, in caso di
emergenza, il deflusso in sicurezza dei disabili e di chi ha difficoltà motorie.
3 Manca una governance, una fondazione, un gruppo di lavoro, un organismo dirigente che
trasformi un patrimonio architettonico pubblico in un concreto e lungimirante progetto culturale ed
economico
4 Manca un Bar, un luogo di accoglienza, un punto di ritrovo, un luogo di incontro, una sala di lettura che
aiuti a ripopolare gli spazi che devono tornare ad essere vissuti quotidianamente.

"Cosa non può essere"

1 Non possiamo pensare di sacrificare delle aree della Villa Borromeo per destinazioni d’uso permanenti
quali uffici di enti e sottrarle definitivamente alla collettività.
2 Non possiamo immaginare soluzioni esclusivamente pubbliche e non coinvolgere le attività private,
produttive, il mondo del lavoro, le professioni e il commercio, e renderli partecipi e protagonisti di un
percorso culturale e scientifico e di sviluppo del nostro territorio.
3 Non possiamo commercializzare un patrimonio storico trasformando in una destinazione d’uso che sia
esclusivamente protesa a palcoscenico per iniziative a carattere privato.

"Cosa serve?"

1 Innanzitutto serve una governance, un gruppo di lavoro che inizi a delineare un progetto culturale,
economico, conoscitivo prendendo spunto dalle realtà già operative in questo ambito, aprendo innanzitutto
un percorso di dialogo e di confronto con le istituzioni pubbliche e private, con Regione Lombardia e con il
Ministero dei beni culturali, una governance che sia attenta a cogliere le opportunità, le risorse nazionali e i
bandi comunitari
2 Un ampio, efficace, capillare, sistema di comunicazione e promozione della Villa Borromeo, presso tutte le
istituzioni, gli operatori culturali, le imprese e le associazioni del territorio, una promozione e un confronto
per comprendere le potenzialità di una struttura che deve finanziarsi, per quanto possibile,
autonomamente.
3 Un ambizioso progetto culturale, locale, regionale, nazionale, sostenuto da un concreto piano economico
che trasformi la villa in un palcoscenico per ogni tipo di evento, sia pubblico che privato, con lo scopo di
rilanciare l’identità di una comunità locale che si sta trasformando.
4 Un ambizioso progetto economico sostenibile e concreto che si ponga l’obbiettivo di raggiungere la piena
autonomia economica giá ora in fase di locazione finanziaria. I 400.000 euro di rata annuale di leasing non
devono pesare sulle disponibilità dell'amministrazione, perché è necessario dare scopo ad un investimento
importante, perché tutto ciò non deve trasformarsi in un’altra spesa corrente e perchè dobbiamo evitare di
sottrarre 400.000 euro alle priorità e ad altri investimenti urgenti per il paese.

"Destinazioni d’uso Progetto culturale"

Mostre, spettacoli, corsi culturali, concerti, dibattiti, le iniziative delle scuole.
Le associazioni del territorio che devono avere accesso gratuito alla struttura per le loro iniziative,
va organizzato un continuo coinvolgimento dei cittadini sulle iniziative da promuovere, grazie ad un
continuo dialogo e ascolto.
Le iniziative per i giovani e per i bambini, un vero e proprio laboratorio di civiltà che deve trovare uno spazio
espositivo multifunzionale, multiculturale, multidisciplinare.

"Destinazioni d’uso Progetto economico"

Le manifestazioni a carattere privato dovrebbero essere organizzate nei giorni feriali, e lasciare le
manifestazioni a carattere pubblico nei giorni festivi.
Quindi ogni anno 52 giorni festivi sarebbero utilizzati per manifestazioni pubbliche nei weekend,
Altri 150 giorni feriali dovrebbero essere utilizzati per manifestazioni di breve e medio periodo,
i restanti 150 giorni feriali (quindi circa 3 giorni in una settimana) dovrebbero essere utilizzati per
manifestazioni private a pagamento.
Noi avevamo proposto di promuovere, condividere e coinvolgere le imprese, le aziende, i professionisti, i
commercianti, gli artigiani del territorio per manifestazioni commerciali che consentissero di promuovere le
attività del territorio, il lavoro, le professionalità locali.
Ipotizzando di affittare la struttura e le stanze della Villa Borromeo per ogni singolo evento a circa 2.000
euro, in 150 giorni, per 150 aziende del territorio, in un anno si raccoglierebbero circa 300.000 euro.
Considerando che ogni operatore potrebbe usufruire del credito di imposta di 65% dell’Art Bonus
(Misure per favorire il mecenatismo culturale), quindi di una agevolazione di circa 1.300 euro,
con solo 700 euro potrebbero promuovere le proprie attività.
I 100.000 euro rimanenti per arrivare ai 400.000 euro della rata del leasing, dovrebbero essere raccolti negli
altri 200 giorni destinati ad iniziative a carattere culturale, circa 500 euro al giorno, circa 100 persone al
giorno per un prezzo di ingresso di 5 euro.

"Tariffe"

Per quanto riguarda le tariffe riteniamo inutile far pagare un prezzo di ingresso alla Villa Borromeo, la Villa
deve essere visitata e la sua promozione passa anche dalla più alta partecipazione.
Lo stesso discorso vale anche per le iniziative promosse dalle associazioni del territorio che devono potersi
realizzare gratuitamente o a costi ridotti o solo con il rimborso delle spese vive.

"Finanziamenti"

Per evitare le tariffe, per finanziare il rientro dell’investimento, per garantire ulteriori servizi, ci si deve
adoperare per incentivare altre iniziative come il crowfunding, iniziative che devono chiedere un contributo
però solo per obbiettivi specifici e condivisi dalla cittadinanza.

"Costi di esercizio"

E necessario individuare a breve i costi di esercizio della struttura, sia quelli fissi, sia che quelli variabili
dipendenti dalle manifestazioni e degli eventi che si intendono organizzare.
Oltre alle spese di illuminazione, riscaldamento, sicurezza, è necessario pensare alle spese del personale di
servizio e soprattutto ad un custode che garantisca un presidio permanente della struttura.
È inoltre necessario operare per individuare le disponibilità di gruppi di volontari o di associazioni disponibili
ad un loro contributo in tal senso.
Queste sono alcune proposte, hanno lo scopo di aprire una discussione e il coinvolgimento di tutti i cittadini
di Arcore, rimangono aperte al contributo di tutti, hanno lo scopo di aprire una discussione, di iniziare a
scrivere una nuova storia della Villa Borromeo.

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