Lega, 6mila firme per la castrazione chimica

Lega, 6mila firme per la castrazione chimica
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Lega, quasi 6mila firme dalla Brianza per la castrazione chimica contro la violenza sessuale e contro la violenza in generale sulle donne.

Lega, campagna per la castrazione

Le sottoscrizioni sono state fatte attraverso la campagna promossa nei giorni scorsi dalla Lega. Nella fattispecie,  oltre 5700 firme sono state raccolte ai gazebo e alle postazioni organizzate dalla Lega questo fine settimana nella provincia di Monza e Brianza (a Monza, Carate, Giussano, Briosco, Lissone e in molti altri Comuni) a sostegno della proposta di legge per l'introduzione della castrazione chimica promossa dal leader Matteo Salvini.

La Lega: "Risultato sorprendente"

"Abbiamo avuto una risposta al di sopra delle nostre aspettative” – commenta il commissario provinciale della Lega, Andrea Villa, che prosegue: “Le tante adesioni arrivate trasversalmente da parte dell'elettorato sono il segno che questa tematica evidenziata più volte dalla Lega è largamente condivisa e per questo motivo occorre portarla avanti con forza ancora maggiore. Ringrazio i nostri infaticabili militanti, veri protagonisti di questa iniziativa che con il loro impegno e passione hanno organizzato decine di gazebo, coinvolgendo i cittadini dei propri Comuni”.

Dalla raccolta firme alla legge?

“Mi auguro che questa mobilitazione – conclude Villa - possa dare una scossa al Parlamento per fare in modo che questa proposta possa andare avanti, dando la sveglia a quelle forze che non vogliono il cambiamento e si ostinano a rimanere arroccate su posizioni superate". In questi giorni infatti dopo i tanti episodi di cronaca avvenuti in tutta Italia negli ultimi tempi, il dibattito sull'introduzione della castrazione chimica per chi si macchia di tali reati di violenza è piuttosto acceso. La Lega e Salvini spingono in questa direzione, mentre il Movimento 5 Stelle attraverso una legge portata avanti dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede punta a un inasprimento delle pene e alla certezza. Proprio l'altro vicepremier Luigi Di Maio ha dichiarato in radio alla Rai: "Noi puntiamo a mettere in galera e buttare alla chiave per i soggetti colpevoli di certe azioni".

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