Consiglio comunale infuocato per proteste Lega e Forza Nuova
Quella di giovedì sera è stata una seduta animata. Molte le interruzioni. Si annunciano provvedimenti giudiziari.
Consiglio comunale al vetriolo
Prima la protesta di Forza Nuova contro la politica che "accoglie i profughi" e lascia "gli italiani in grave difficoltà". Poi la Lega alza la bandiera russa, ricordando l'atto terroristico di San Pietroburgo. Sono bastati questi due episodi perché in aula esplodesse la rabbia. Di fronte a insulti e grida il presidente del Consiglio, Rocco Cicchetti, ha interrotto la seduta per motivi di ordine pubblico, convocando la commissione capigruppo.
Tensione alle stelle
Un consiglio comunale nervoso fin dall'inizio quando i militanti di Forza Nuova si sono schierati, alzando lo striscione di accusa. Per loro il Comune adotterebbe una politica pro richiedenti asilo e la recente decisione della Giunta di Desio, sventolando le bandiere. Nel frattempo il pubblico urlava e invitava il sindaco a "dimettersi", accusandolo di mancanza di trasparenza. Qui è scattata la prima sospensione temporanea della seduta. Tornati in aula, dopo pochi minuti è giunto l'intervento di Luca Ghezzi (Lega Nord) che ha alzato la bandiera russa.
Chiusura anticipata
L'intervento ha convito Cicchetti a chiudere il consiglio comunale in grande anticipo. Intanto il sindaco ha sottolineato la "gravità di quanto accaduto", annunciando denunce. A cercare di calmare gli animi erano presenti sia vigili che carabinieri.