Cesano Maderno

Legato e rapinato, notte di paura nel centralissimo bar

Ci hanno pensato i Carabinieri a liberare il contitolare del Teatro Cafè

Legato e rapinato, notte di paura nel centralissimo bar
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Gli hanno spruzzato negli occhi uno spray al peperoncino e gli hanno legato i polsi e le caviglie per impedirgli di muoversi. Poi, agendo indisturbati nel locale, hanno rubato l’incasso, ancora da quantificare, e si sono dileguati. Ci hanno pensato i Carabinieri a liberare il contitolare del bar Teatro Cafè nel centro storico di Cesano Maderno.

Legato e rapinato, notte di paura al  bar

Il 45enne ha vissuto momenti di puro terrore alle prime ore di domenica 26 maggio, poco dopo l’orario di chiusura del locale. Erano circa le 3.30 quando, in base a quanto è stato possibile ricostruire, i balordi (molto probabilmente due) hanno bussato alla porta che si affaccia su piazza Esedra. E il cesanese, che non poteva certo immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco, ha aperto. A questo punto gli hanno spruzzato lo spray negli occhi e gli hanno legato i polsi e le caviglie per impedire che scappasse e si sono sincerati che non potesse chiedere aiuto portandogli via il telefono cellulare.

Solo nel bar per oltre due ore

Rubati i soldi dalla cassa, si sono dati alla fuga. Rimasto solo per circa due ore, il 45enne ha allertato i Carabinieri quando sono arrivati gli addetti alle pulizie. I militari si sono subito portati nella centralissima via 4 Novembre e hanno avviato le indagini per ricostruire tutti i dettagli dell’episodio. Sono riusciti a recuperare il cellulare, di cui i balordi si erano sbarazzati, e a restituirlo al 45enne.

Il precedente a Lentate sul Seveso

Quanto avvenuto ricorda molto quello successo un mese fa in un bar della vicina Lentate sul Seveso dove, nella notte tra sabato 27 e domenica 28 aprile, poco dopo l’orario di chiusura del locale, intorno a mezzanotte, ad essere sequestrato era stato un 42enne di Barlassina che gestisce, insieme alla sorella, il bar Damatrà in piazza Fiume, nella frazione di Copreno. Lo avevano chiuso nello sgabuzzino dopo avergli legato le mani e aver apposto del nastro adesivo sulla bocca, per impedirgli di urlare. Poi, per circa mezz’ora, erano rimasti nel locale, rubando l’incasso, pari a circa 1.200 euro, e riuscendo a scassinare una delle slot-machine.

(Nella foto: i Carabinieri davanti al locale, foto d'archivio)

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