Leghista shock contro la Grande Guerra
Leghista shock contro la Grande Guerra. Andrea Monti a muso duro: "Niente parate e togliamo le intitolazioni di vie e piazze a Cadorna"

Leghista shock contro la Grande Guerra. Ci è andato giù pesante Andrea Monti, consigliere regionale e vice capogruppo della Lega al Pirellone. Nel mirino, è proprio il caso di dirlo, le celebrazioni per il centenario del primo conflitto mondiale.
All'attacco !
"Per il 4 Novembre niente parate, chiedere scusa e cancellare vie e piazze intitolate al generale Luigi Cadorna". Questo il proclama del rappresentante del partito di Matteo Salvini. "Altro che cerimonie e trionfi della retorica, dovremmo chiedere semplicemente scusa per i tanti giovani morti per una guerra inutile", ha tuonato Monti che aggiunge: "Quella guerra è stata una farsa, una sceneggiata, una vergogna e un insulto alla memoria di oltre 600mila giovani che persero la vita senza nessuna ragione. Per un capriccio di pochi. La riconquista di terre irredente? Una balla totale: chi viveva nelle terre irredente trentine e friulane, per esempio, viveva meglio che in Italia. E ad ogni modo l'Austria era pronta a regalarci quelle terre con un tratto di penna. Senza spargere una sola goccia di sangue".
Basta intitolazioni di piazze e vie a Cadorna
Da qui la richiesta di togliere le intitolazioni di piazze e vie intitolate a Cadorna: "Un generale inetto, disumano, incapace e sanguinario che teorizzava lo scontro frontale e che aveva poca stima dei suoi soldati". Ecco allora che Monti lancia un invito alle Amministrazioni e per primo al sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Credo che per compiere un gesto riparatore, a distanza di un secolo, nei confronti della memoria di quei ragazzi mandati a morire per capriccio, tutti i sindaci dovrebbero prendere in seria considerazione l'idea di cancellare ogni intitolazione a Luigi Cadorna. Con i canoni moderni sarebbe considerato un criminale di guerra e a un criminale di guerra non si possono intitolare vie, piazze o scuole. Penso che Giuseppe Sala, sindaco di Milano, potrebbe essere il primo a dare il buon esempio".