Limbiate, brucia villa Medolago
Distrutto dalle fiamme l'edificio abbandonato da anni, per ore impegnati diversi mezzi dei Vigili del fuoco
E' andata quasi interamente distrutta villa Rasini Medolago, la dimora settecentesca che nel pomeriggio del 6 gennaio è andata a fuoco. Le cause del rogo sono ancora al vaglio dei Vigili del fuoco, che sono accorsi sul posto con almeno una decina di mezzi. Sicuramente la causa delle fiamme è umana, dato che la villa è abbandonata da anni e non dispone di energia elettrica che possa far pensare a un corto circuito. Da tempo, infatti, al suo interno trovano riparo disperati e senza tetto.
Le fiamme - partite intorno alle 15 e domate solo intorno alle 21 - hanno distrutto interamente il corpo centrale e l'ala ovest. Molto difficile l'intervento degli operatori, a causa della recinzione che cinge la villa e che sulle prime ha permesso solo l'ingresso a piedi dei Vigili del fuoco. Solo dopo un paio d'ore i pompieri hanno deciso di sfondare un cancello per avvicinare i mezzi all'incendio.
La villa, un tempo di proprietà dello psicoanalista Armando Verdiglione, è stata a lui confiscata in seguito alla sentenza di primo grado del dicembre 2015, che lo ha visto condannato a nove anni per associazione a delinquere finalizzata a frode fiscale, truffa alle banche e truffa allo Stato. Verdiglione aveva in mente di ristrutturare l’edificio per farlo diventare un hotel a 5 Stelle come Villa Borromeo a Senago. Aveva già presentato il progetto alla precedente Amministrazione ma, tra ricorsi per dubbi sulla legittimità del progetto e l’esplodere dell’inchiesta, non è mai stato attuato nessun intervento. Nell’ottobre 2014 l’Amministrazione comunale aveva deciso di annullare il piano di recupero..
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