Lite tra un giocatore e genitori: partita sospesa
Il brutto episodio ha visto coinvolto un 17enne della «Nuova Usmate» che ha reagito agli insulti
Scontri verbali e fisici tra un giocatore di 17 anni e un genitore avversario sugli spalti. Sarebbe questo quanto successo tra «Niguarda» e «Nuova Usmate», partita del campionato Under 18 Regionale giocata nel fine settimana scorso e sospesa a metà secondo tempo dal direttore di gara per un litigio che ha poi coinvolto parte del pubblico.
Lite tra un giocatore e genitori: partita sospesa
Sul posto sono arrivate anche le Forze dell'ordine, anche se per la ricostruzione più dettagliata bisognerà aspettare il prossimo comunicato ufficiale, che dovrebbe anche riportare le sanzioni dei due club, a rischio entrambi di una sconfitta a tavolino. Nel frattempo, il calciatore ospite è stato allontanato dalla società brianzola.
Il tecnico della «Nuova Usmate», Alberto Oltolina, ha dichiarato al termine della gara:
«Ha iniziato il mio giocatore a creare scompiglio e il genitore è sceso dalla tribuna dicendo cose brutte e mettendo persino le mani addosso. Il ragazzo aveva litigato con il figlio in campo e quando l'ho sostituito è successo il tutto. Alla fine ognuno è andato a casa propria, ma è stata una cosa deplorevole. Il nostro ragazzo non giocherà più con noi anche per cose fatte in passato».
Dall'altra parte, il vicepresidente del «Niguarda» Mazzola, dopo l'accaduto ha dichiarato:
«La partita è stata tranquillissima, il Niguarda vinceva 4-1. A quel punto un ragazzo dell'Usmate ha battibeccato con un genitore della nostra società, la cosa poi è degenerata con altri genitori. Purtroppo noi abbiamo uno spazio tra il campo e gli spogliatoi che è di zona palco quindi non si può controllare e quando quel ragazzo è uscito la situazione è degenerata, finché sono arrivati a mettersi le mani addosso i genitori. È stata una cosa tristissima e assurda. Poi tutto si è tranquillizzato, i ragazzi in campo non hanno fatto nulla. È arrivata la polizia alla fine, solo per controllare, ma non ha fatto niente perché più che altro gli scontri sono stati verbali. Sono arrivati muso a muso e ci sono stati un paio di spintoni, niente di più. Giustamente l'arbitro ha interrotto la partita perché non era più possibile andare avanti con quelli che urlavano al di fuori e poi cercavano di entrare in campo».