L’ultimo addio al piccolo Gioele Petza: “Adesso suoni e canti con il Signore”
Una folla senza eguali ha voluto salutare per l’ultima volta il piccolo, scomparso martedì a soli 7 anni dopo essere stato investito insieme alla mamma e alla sorellina in via degli Alpini a Merate.
Una folla senza eguali ha voluto salutare per l’ultima volta il piccolo Gioele Petza, scomparso martedì a soli 7 anni dopo essere stato investito insieme alla mamma e alla sorellina in via degli Alpini a Merate. Palloncini e fiori bianchi lo hanno accompagnato nel suo viaggio.
L’ultimo addio al piccolo Gioele Petza
Il feretro del piccolo Gioele è partito dalla chiesina di San Dionigi, dove ieri è stata allestita la camera ardente, intorno alle 9 della mattinata di oggi, sabato 15 maggio, circondato dall’affetto di papà Massimo, mamma Jenny, della sorella maggiore Giorgia e di tutti i familiari.
Presenti anche i compagni della 2^A, le insegnanti e la dirigente scolastica Anna Maria Alesci, che hanno fatto volare nel cielo tanti palloncini blu e bianchi per ricordare l’amico scomparso tragicamente. Sul posto in veste ufficiale anche il sindaco Giovanna De Capitani, che ha portato alla famiglia l’abbraccio di tutta la comunità di Cernusco. Su suo invito i cittadini hanno esposto striscioni e drappi bianchi e azzurri e i negozianti hanno abbassato le saracinesche al passaggio del carro funebre.
Le toccanti parole di Delpini: “Adesso suoni e canti con il Signore”
Ad aprire i funerali una toccante lettera di monsignor Mario Delpini, che ha voluto stringersi attorno ai familiari e alla comunità. “La tragedia ha colpito ancora con asprezza questa comunità. La fede in Dio è l’unica consolazione e ora possiamo immaginare Gioele nella festa di Dio, felice con tutti i Santi, mentre suona e canta come sapeva fare lui. Sicuramente dal cielo manda una carezza alla mamma, al papà, a Giorgia e a tutti i suoi amici” ha scritto Delpini nella missiva.
A officiare la funzione, celebrata nel giardino di Sant’Agnese per ospitare quante più persone, il parroco di Cernusco don Alfredo Maggioni e il vicario episcopale Monsignor Maurizio Rolla. “Vedere questa bara bianca morde la giugulare alla vita, fa tremare il futuro. Bisogna trovare insieme una strada per sopportare questo dolore terribile. Gioele, però, è tra le braccia del creatore e lì ci ritroveremo tutti. Anche Dio di fronte a questo dolore si mette le mani sulle orecchie, lui che ha lasciato morire suo figlio affinché noi trovassimo la strada. Ci restano solo le parole dell’Eucarestia e se ci dovessero mancare quelle ci mancherebbe anche il futuro” ha dichiarato durante l’omelia.
Il ricordo dei compagni e del sindaco
“Caro Gioele, siamo tristi e arrabbiati, ora possiamo solo tenerti stretto nei nostri ricordi. Ci aiutavi sempre ed eri gentile. L’altro giorno abbiamo giocato a calcio, Milan contro Juve come sempre ma tu non c’eri. Ci mancano i tuoi goal. Queste le semplici e toccanti parole di una compagna di Gioele, a cui hanno fatto seguito altri tre brevi messaggini, in cui si ricordava l’amico come disponibile e divertente, in grado di insegnare tanti trucchi di magia, appassionato di carte Pokemon e di aereoplanini. “Speriamo che tu sia in paradiso. Se vedi dei palloncini colorati non preoccuparti, te li abbiamo mandati noi. Ti vorremo sempre bene” ha letto un’altra bimba.
“Non è facile trovare le parole giuste, le frasi corrette per esprimere le nostre emozioni e il nostro dolore collettivo. Le parole, in questo periodo dove siamo abituati ad evitare contatti e abbracci, sono con gli sguardi gli unici strumenti per comunicare tra noi. Da mamma, vorrei che i genitori potessero trovare la quiete dopo la sofferenza. Tutta la comunità di Cernusco vi è accanto, come e quando vorrete. Non siete soli” ha letto il sindaco Giovanna De Capitani con grande commozione.
Il feretro del piccolo Gioele, tra il silenzio e lo sgomento di un dolore straziante, è stato poi accompagnato nel cimitero locale, dove riposerà per sempre.