"Ma sei f...?": aggressione omofoba sul treno verso Monza
La vittima è un 63enne monzese, insultato da due giovani. Ha sporto denuncia alla Polfer
Incubo sul treno
Il 63enne monzese si trovava a bordo del treno partito dalla stazione di Milano Porta Garibaldi e diretto a Monza quando è stato raggiunto da un ragazzo, accento italiano, che ha tentato di vendergli le calze che portava con sè all'interno di un borsone. Davanti al "no" dell'uomo, il giovane ha iniziato a inveire. E' partita una raffica di insulti sessisti: "F..., f...". Non è finita. Un altro ragazzo si è unito al primo, ha tirato fuori dal giubbotto uno smartphone minacciando il 63enne: "Ti riprendo e dico che mi hai molestato".
Giunti in stazione i due non accennavano ad andarsene. "Ti facciamo scendere solo se ci dai 100 euro", hanno detto alla loro vittima. Quest'ultima, però, non si è lasciata spaventare, ha sfruttato un piccolo spazio libero tra i sedili e i due aggressori e si è diretto verso le porte d'uscita del convoglio, dal quale è sceso quando il treno ha fermato la sua corsa sul binario 3 della stazione di Monza.
Testimone dell'aggressione, un uomo di origine asiatiche che non ha mai alzato la testa dal suo telefono cellulare.
Il 63enne ha poi sporto denuncia negli uffici della Polfer di via Turati.
"Violenza in aumento"
Brianza Oltre l’Arcobaleno, insieme al Partito Comunista dei Lavoratori (sezioni di Milano e sezione della Brianza) e assieme a CGIL Monza e Brianza, si unisce al nostro concittadino, vittima di aggressione OMOFOBICA, e denuncia un aumento dell’aggressività e della violenza nel territorio locale e nazionale, chiedendo a gran voce che il ddl Zan venga urgentemente approvato e ben scritto, di modo che episodi di così bassa levatura sociale possano essere puniti seriamente, evitando che, anche in questo caso, le denunce siano solo tempo sprecato.