Maestra della scuola dell'infanzia Sacro Cuore di Desio a processo per maltrattamenti
Deve rispondere di "atti di violenza fisica e psicologica" nell’esercizio della sua professione. I legali della maestra respingono le accuse: "E' una questione di metodo educativo".

Maestra della scuola materna Sacro Cuore di Desio a processo per maltrattamenti. Nel 2022 era stata licenziata, poi la scuola ha presentato una denuncia/querela nei suoi confronti. Al Tribunale di Monza si è aperto il dibattimento a carico di Albina Gottardo, 62 anni, per anni dipendente dell'asilo che si trova nel quartiere San Giovanni.
La maestra dell'asilo Sacro Cuore è accusata di maltrattamenti
La maestra è comparsa davanti al collegio giudicante perché imputata per reati che avrebbe commesso nell’esercizio della propria professione di educatrice, nei confronti di bambini della sua classe. Nel decreto che dispone il giudizio e che ricostruisce le accuse, viene evidenziato che "con cadenza abituale", avrebbe compiuto "atti di violenza fisica e psicologica" e avrebbe avuto comportamenti restrittivi, tenendo i bimbi in uno stato di soggezione, con manifestazioni di disagio e malessere da parte di alcuni, anche disabili. Negli atti viene evidenziato, che "li percuoteva afferrandoli violentemente per le braccia e conducendoli all’interno della classe". Vengono segnalati strattonamenti, a volte avrebbe impedito ai bambini di parlare tra di loro, giocare, ma anche di andare in bagno durante il pranzo, e sarebbe capitato che qualcuno si sia fatto la pipì addosso. In altri casi li avrebbe obbligati a rimanere a lungo seduti immobili sul tappeto. Nel documento che contiene le accuse alla maestra si fa riferimento anche a frasi minacciose indirizzate ai bambini. Situazioni che sarebbero state riscontrate in un lasso di tempo compreso in un’epoca precedente al settembre 2020 e fino a fine aprile 2022.
La Fondazione e alcuni genitori si sono costituiti parte civile
Nel processo la Fondazione Opera Pia Sacro Cuore di Gesù, a cui fa riferimento la scuola, si è costituita parte civile, così pure alcuni dei genitori, anche se non manca chi si è schierato con la maestra. In apertura di processo è stato fissato il calendario delle udienze e sono stati definiti i testi, diverse decine quelli indicati, che saranno ascoltati. "Questo procedimento nasce da una denuncia presentata dalla Presidenza della nostra scuola. Si è trattato di fatti avvenuti ovviamente in contrasto con i principi dell'Istituto. La maestra è stata licenziata e la Fondazione si è costituita parte civile nel processo per ottenere il risarcimento del danno subito dalla scuola stessa", ha dichiarato il prevosto, monsignor Mauro Barlassina, presidente della Fondazione Opera Pia Sacro Cuore di Gesù.
I legali della maestra respingono le accuse
Intanto i legali della maestra, Massimo Menna e Carlo Raffaglio, del Foro di Milano. respingono le accuse. "Si tratta di una diversità di metodo educativo rispetto a quello attuale. Forse più rigido, ma di certo non si può parlare di maltrattamenti. Abbiamo chiesto noi per primi che si andasse a dibattimento, per fare emergere la verità e dimostrare l'innocenza della maestra. Rigettiamo ogni imputazione e ricordiamo che accuse simili possono avere anche delle ripercussioni sulla vita professionale". La difesa ha chiamato come testimoni anche degli ex alunni della scuola dell'infanzia. La prossima udienza è fissata a inizio giugno.