Per anni l'ha maltrattata e pedinata

"Mamma, non tornare che c'è il papà che ti aspetta armato di bastone"

Il Questore ha chiesto e ottenuto la sorveglianza speciale per il monzese 54enne

"Mamma, non tornare che c'è il papà che ti aspetta armato di bastone"
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Per mesi l'ha perseguitata, seguendola, pedinandola, impedendole di avere una vita sociale. Tanto che in un'occasione in cui lei era uscita con un'amica i figli le avevano telefonato avvertendola di non tornare a casa, perché giù nell'atrio c'era il padre che la aspettava armato di bastone.

Scatta la sorveglianza speciale

Il Tribunale di Milano ha ora accolto la proposta avanzata nel gennaio scorso dal Questore Marco Odorisio, disponendo la sorveglianza speciale della durata di un anno nei confronti di un cittadino italiano di 54 anni, di Monza, responsabile di maltrattamenti nei confronti della ex moglie. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della Questura nella giornata di martedì, il 28 febbraio 2023.

"Spirale ossessivo persecutoria"

Il tribunale ha ritenuto la pericolosità sociale dell’uomo concreta e caratterizzata, in particolare nell’ultimo anno, da condotte indicative di una “spirale ossessivo persecutoria” che ha raggiunto il culmine alla prospettiva del divorzio con la moglie, cinquantaquattrenne italiana residente a Monza.

Intimidazioni e pedinamenti

Intimidazioni e pedinamenti, che hanno anche costretto la donna a lasciare l’abitazione, a rinunciare alla propria vita sociale e a nascondersi per un periodo da un’amica.

Tra i tanti episodi persecutori e vessatori evidenziati in sede di denuncia. La donna ha raccontato che, come appreso dai figli, l’ex marito aveva acquisito un gps installandolo poi sula sua auto. Attraverso questo metodo  era riuscito a rintracciarla presso un locale in cui era andata a ballare in compagnia di amiche senza che nessuno gli avesse riferito dove lei si trovasse, presentandosi sul posto, afferrandola violentemente per un braccio ed interrompendo la lezione con il maestro di ballo.

"Non tornare, il papà ti aspetta armato"

Particolarmente allarmante è risultato poi un episodio in cui i figli hanno avvisato la madre, che era uscita con delle amiche, di non far rientro a casa perché avevano visto il padre attenderla nell’atrio armato di bastone.

Il braccialetto elettronico

Le conseguenti indagini della Squadra Mobile della Questura di Monza - avvalorate dalle testimonianze raccolte dai figli della coppia e dalle amiche, che hanno confermato le pregresse condotte maltrattanti e, soprattutto, i crescenti tentativi dell’uomo di isolare la moglie, impedendole di avere amici e frequentare altre persone - hanno portato nell’ottobre scorso il Gip del Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a disporre la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di dimora in Monza e monitoraggio tramite braccialetto elettronico.

I ripetuti interventi della Polizia

Dopo pochi giorni, però, le Volanti della Questura sono state costrette ad intervenire in almeno due diverse occasioni in cui il sistema di monitoraggio dell’uomo l’ha segnalato nei pressi dell’abitazione dell’ex moglie, con conseguente aggravamento della misura cautelare da parte del gip di Monza che ne ha disposto l’associazione in carcere, poi nuovamente attenuata in divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Scatta il divieto di avvicinamento

I giudici milanesi, a seguito dell’attività istruttoria proposta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Monza, hanno ritenuto tuttora sussistente un elevato pericolo che l’uomo commetta ulteriori atti minatori o persecutori nei confronti della ex moglie e dunque hanno disposto a suo carico l'obbligo di rimanere in casa dalle 22.00 alle 7.00 e il divieto di avvicinarsi a meno di 200 metri dalla ex moglie, inibendogli altresì di frequentare i luoghi normalmente da lei frequentati.

 

 

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