Sicurezza

Maranza, per la Prefettura «nessun episodio grave, ma chiudere il Nei»

Dopo i recenti fatti, mercoledì si è tenuta la Commissione

Maranza, per la Prefettura «nessun episodio grave, ma chiudere il Nei»
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Per la Prefettura non c'è «nessun episodio grave, ma comportamenti scorretti da parte di giovani e giovanissimi, che possono essere valutati nell'ambito degli indici sintomatici di disagio e che talvolta si configurano anche come reati». Getta acqua sul fuoco delle polemiche il Prefetto dopo l'escalation di violenza (qui l'ultimo episodio) per cui c'erano stati anche slogan («Poteva essere nostra figlia...») ed è stato chiesto un Consiglio comunale straordinario a Monza.

Maranza sotto la lente in Prefettura

Nella giornata di mercoledì 7 maggio 2025 si è tenuta in Prefettura una riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica convocata dal Prefetto Patrizia Palmisani, nel corso della quale, congiuntamente al sindaco di Monza Paolo Pilotto, al Questore, al Comandante provinciale della Guardia di Finanza e al referente del Comando provinciale dei Carabinieri, è stato svolto, tra l'altro, un approfondimento del fenomeno del disagio giovanile, con specifico riferimento al capoluogo, in considerazione anche del fatto che, con l'approssimarsi della stagione estiva e l'inizio delle vacanze scolastiche, crescerà sensibilmente la presenza di persone, soprattutto giovani, nelle vie e piazze del centro e nelle zone della cosiddetta Movida.

Dall'analisi dei dati in possesso delle Forze di Polizia e degli approfondimenti svolti dal Comune di Monza, non emergono però - secondo la Prefettura - situazioni reiterate di particolare gravità. «È stata pertanto condivisa l'opportunità di sostenere e ampliare un approccio sinergico е multidisciplinare in una azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del disagio giovanile,  agendo sul piano formativo», ha spiegato Palmisani.

Le azioni da intraprendere

Il piano di azione quindi, è quello di estendere anche agli alunni delle scuole medie le iniziative formative, coinvolgendo il più possibile anche i genitori, lavorando  nell'ambito del già attivato Tavolo di prevenzione e contrasto del fenomeno del disagio giovanile  che coinvolge oltre alla Prefettura, Provincia, Comune di Monza e altri Comuni della provincia, Forze dell'Ordine, Ats, Asst e Ufficio Scolastico Territoriale e referenti degli istituti secondari di secondo grado nonché dei Centri di formazione professionale.  «Sono state sviluppate progettualità rivolte ai più giovani con incontri formativi nelle scuole, vertenti su diversi aspetti quali l'abuso di alcol e di sostanze stupefacenti, l'uso distorto delle tecnologie (smartphone) e violenza di genere, coinvolgiamo anche i più piccoli e i genitori», ha aggiunto la Prefettura.

Per quanto riguarda la Movida, invece, è emersa la volontà di coinvolgere i gestori degli esercizi pubblici, mediante specifici accordi con le rispettive organizzazioni maggiormente rappresentative, come previsto dalle Linee Guida approvate dal Ministro dell'Interno.
Sempre al fine di contemperare le diverse esigenze, connesse da un lato al divertimento notturno e dall'altro alla quiete per i residenti, con particolare riferimento al periodo estivo, si è deciso che verranno analizzati i dati relativi alle segnalazioni pervenute negli stessi mesi dello scorso anno – numero, frequenza e tipologia – al fine di individuare eventuali aree della città per quali deve essere valutata una diversa specifica regolamentazione degli orari degli esercizi pubblici.

In questo contesto è arrivata la proposta per una delle zone più delicate e complesse sotto il profilo della sicurezza e del controllo: in particolare, per i giardini del N.E.I. è stata evidenziata al Comune di Monza la necessità di valutare un potenziamento dell'illuminazione e la chiusura delle aree verdi nelle ore notturne.

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