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Marito violento condannato a tre anni di reclusione
La coppia viveva a Monza, lei era dipendente dell'ospedale Sant'Anna di Como.
Marito violento condannato a tre anni di reclusione. La coppia viveva a Monza, lei era dipendente dell'ospedale Sant'Anna di Como.
Marito violento condannato
Marito violento condannato dal tribunale monzese. L'uomo, un 47enne di Monza, è stato condannato a tre anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia. La donna, all'epoca dei fatti, era una dipendente dell'ospedale Sant'Anna di Como.
I fatti oggetto di contestazione in tribunale, davanti al giudice monocratico, Giovanni Gerosa, si sono verificati tra il 2008 e il settembre del 2016. La coppia viveva Monza. Secondo la ricostruzione della Procura, rappresentata in aula dal vice procuratore onorario, Paola Suglia, la donna, anche davanti ai figli, era stata costretta in molte occasioni a subire atteggiamenti che comportavano sofferenza fisica e psicologica. Era stata più volte strattonata, spintonata e insultata. In un paio di circostanze l'uomo l'aveva anche afferrata per il collo trascinandola per alcuni metri. Era accaduto in stazione a Monza.
Due episodi violenti a Como
Un altro episodio violento si era verificato nel settembre del 2016 in stazione a Como. Secondo la versione della parte offesa, stava facendo rientro a casa dal lavoro, ma in stazione a Como la situazione era degenerata. Il marito, infatti, era lì ad attenderla. Era scoppiato un violento litigio, a causa della sua gelosia. L'imputato la minacciò, voleva che lei salisse in auto con lui e di fronte al suo rifiuto tentò con la forza di trascinarla con sé. In questa occasione e in episodio analogo, la donna fu costretta a recarsi al Pronto soccorso dell'ospedale. Le furono diagnosticati rispettivamente 7 e 5 giorni di prognosi. Denunciò l'accaduto.
Il quadro emerso dalle ricostruzioni della Procura di Monza è quello di una violenza domestica costante. Un fenomeno purtroppo sempre più diffuso. A Monza il cerchio si è chiuso quando il giudice Gerosa ha condannato l'uomo a tre anni, abbassando lievemente la richiesta iniziale di 4 anni di reclusione avanzata dalla Procura.
