Tragedia

Marta muore a 15 anni e continua a fare del bene

Sabato i funerali della giovane monzese. Intanto avviata una raccolta fondi per la Terapia intensiva dell'ospedale

Marta muore a 15 anni e continua a fare del bene
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Una morte tragica a cui è difficile dare un senso come sempre è quella di una persona giovane. La famiglia di Marta Roncoroni, strappata a soli 15 anni dall'affetto dei suoi cari, pur nel dolore più profondo, ha deciso di fare un gesto bellissimo, lanciare una raccolta fondi per l'ospedale che ha cercato (senza purtroppo riuscirci) di salvare la vita alla loro bambina. Oggi Marta, monzese del quartiere San Giuseppe, non c'è più, ma il suo grande cuore continua a fare del bene.

La tragedia: Marta morta a 15 anni

Saranno sabato 23 dicembre 2023 nella chiesa di San Giuseppe i funerali di Marta Roncoroni, morta a soli 15 anni dopo essere stata colpita  il 10 novembre 2023 da una emorragia cerebrale dovuta a un tumore maligno, che non sapeva di avere. Nonostante il lungo ricovero nel reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’ospedale San Gerardo di Monza, la giovane non ce l'ha fatta.

"Qui ho incontrato dei medici e degli infermieri straordinari, una seconda famiglia, che ha provato di tutto per strapparmi a un destino terribile e ingiusto. Anche io ci ho provato. Tanto, tantissimo, con tutte le mie forze.
Purtroppo le cose non sono andate come speravamo…", dice idealmente Marta.

Lascia la mamma Sara, il papà Giovanni, il fratello Niccolò, i nonni e uno stuolo di amici e parenti che le volevano bene e che oggi nel suo nome hanno lanciato una raccolta fondi su gofoundme (si può raggiungerla qui) che ha già raccolto oltre 27.280  euro su un obiettivo di 50.000. 

La raccolta fondi

A raccontare questo progetto, come se fosse ancora qui, c'è proprio Marta che idealmente dice: "L’11 dicembre ho compiuto 15 anni ma il mio è stato un compleanno diverso dal solito, a suo modo unico, vissuto in un mondo sospeso e lontano, dove tempo, spazio, suoni, luci e colori hanno un senso completamente diverso da quello comune".

"Con mamma, papà e Niccolò ci siamo detti che da un evento terribile come questo deve nascere per forza qualcosa di buono. Non può finire tutto così, non avrebbe alcun senso. Oltre alla nostra gratitudine desideriamo restituire qualcosa di tangibile a questa rianimazione, che nel nome porta una parola così importante, anima, e che oltre alla competenza tecnica tanto amore ha dimostrato nei miei e nei nostri confronti".

Da qui la  raccolta che ha l’obiettivo di dotare il reparto di nuovi strumenti che possano aiutare altre persone.

Il messaggio di Marta

Una raccolta a cui tantissimi amici hanno già aderito  e che Marta da lassù racconta con queste parole intensissime e dense di significato, soprattutto a pochi giorni dal Natale:

Al direttore del reparto, il dottor Citerio, lascerò il compito di scegliere ciò che ritiene più utile, certa che farà le scelte giuste per il bene dei suoi assistiti. Abbiate pazienza, ma sono piccola e lascio fare a chi ne sa più di me, alle persone a cui ho affidato la mia vita e che tanto hanno fatto. Vi prego, siate generosi, e provate a superate l’obiettivo della campagna. Non avete idea della quantità di persone, strumenti e materiali che sono necessari ogni giorno ad un paziente nelle mie condizioni. Amate la vostra vita, immensamente, e fate in modo che chi ha bisogno possa trovare tutto il meglio per superare le difficoltà. Vi voglio bene.

 

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